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Bivacco Chentre-Bionaz, da La Ferrère

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 09/08/2010
Difficoltà
T2
Lunghezza
11.00 Km
Quota di partenza
1726 m
Altezza di arrivo
2530 m
Dislivello positivo
1086 m
Tempo di andata
03h00'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato

Introduzione

Questo nuovo bivacco si trova sull’itinerario di salita alla Becca di Luseney, che lo domina da sopra i suoi estesi versanti detritico-morenici, ed in posizione eccezionalmente panoramica sia sul sottostante fondovalle che sulle cime del versante opposto della valle. L’avvicinamento si svolge su un sentiero appena rifatto dapprima attraversando bei boschi di conifere e poi, usciti in spazi più aperti, si attraversano valloni solitari con larghe zone di sfasciumi. Non vi sono difficoltà nel raggiungerlo se non il tratto ripido che conduce al colletto appena sotto il bivacco ed eventualmente l’attraversamento del torrente che si effettua sui sassi dell’alveo quando, durante, il disgelo le acque si potrebbero presentare impetuose e col livello più alto.

Descrizione

0h00' Dalle paline si scende per la poderale perdendo un centinaio di metri di dislivello, si passa davanti ad una baita e si arriva ad un ponte sovrastato da una chiesetta dove, subito dopo, si trova la baita di Pouillayes (1639m). Da qui il sentiero inizia a salire nel bosco di conifere e subito si trova un bivio (1656m) al quale si lascia a sinistra la traccia con bolli rossi; si prosegue compiendo qualche largo tornante che guadagna subito quota e, superato un cancelletto di legno, si esce in una piccola valle aperta dove si prosegue sulla sinistra. Verso il fondo si trova un bivio segnalato da una palina (1907m) al quale si svolta a sinistra iniziando un tratto abbastanza ripido che sale a mezzacosta sopra la Comba d’Avée e dopo aver tagliato un canale abbastanza stretto si giunge in un piccolo vallone; si passa da un piccolo colle sempre nel bosco (2118m) e si scende, perdendo una cinquantina di metri di dislivello, verso un torrente che si guada nel suo punto migliore seguendo alcuni ometti di pietre. Attraversati subito dopo un paio di ruscelletti si rimonta un pendio erboso alla sinistra di una larga zona franosa e al suo culmine si giunge in una largo pascolo dove, in alto a sinistra, si trova il rudere della baita di Pra de Dieu (2283m). Subito dopo si arriva ad un piccolo colle da cui ci si immette in un vallone dove il sentiero prosegue sulla sinistra orografica e, aumentando gradatamente la pendenza sino a diventare molto ripido, raggiunge uno stretto intaglio sulla destra; qui giunti si svolta a sinistra e si giunge subito, poco sopra un piccolo sperone erboso, al bivacco che si vede solo all’ultimo momento.

Galleria fotografica

© 2021 - Giancarlo Beretta
© 2010 - Giancarlo Beretta
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Ci siamo stati
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Bivacco Chentre-Bionaz, da La Ferrère
giovedì 30 settembre 2010

Bivacco Chentre-Bionaz, da La Ferrère

Si vous etes à la recherche d'un lieu solitaire et méconnu surement la balade au nouveau bivouac Chentre-Bionaz est un bonne solution. Bati dans les dérnières années et inauguré le 29 juillet 2010, le bivouac represente un bon but soit pour une balade journalière soit comme point de départ pour la découverte de sommets pas trop en vogue: Mont Dzalou, Dome de Pra de Dieu et le superbe Bec de Luseney.

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Bivacco Chentre-Bionaz, da La Ferrère
mercoledì 04 agosto 2010

Bivacco Chentre-Bionaz, direttissima

Bella passeggiata verso un bivacco che è per se stesso un'opera d'arte, all'interno ed in facciata si possono ammirare alcune opere dell'artista olandese Arjen Bakermans.

Dal parcheggio a bordo strada ci si avvia lungo la poderale che porta prima alle case di Ferrere poi alla frazione Puillay. Dopo aver attraversato il torrente si imbocca il sentiero che parte a fianco di una grande casa con il colmo datato 1844. Seguendo il segnavia (14) si prende quota nel vallone di Montagnayes poi al bivio si gira a sinistra e superato il colletto si entra nel vallone di Arbierès. Si passa a finco dei ruderi dell'alpe Praz de Dieu (2290 m) ed in breve si raggiunge il bivacco.

Chi desidera evitare i lunghi tratti quasi pianeggianti del sentiero 14 può percorrere la direttissima che sale nel bosco.

Attenzione:il tratto compreso tra le opere dell'ENEL ed il sentiero 14 nel vallone di Arbierès NON è segnalato, NON è tracciato e nella parte bassa è esposto. Una caduta all'inizio delle placche rocciose può avere conseguenze mortali.

A pochi minuti dalla casa ottocentesca si vedono sulla sinistra i bolli di vernice rossa che indicano l'inizio del sentiero che conduce alla presa dell'ENEL. Lo si percorre fino al grande terrazzo panoramico dal quale si accede alla galleria sotterranea che conduce le acque della diga di Bionaz alla centrale idroelettrica di Valpelline.
Consiglio a tutti di percorrere la corta deviazione sulla destra che porta all'interno del vallone: in pochi minuti si raggiunge l'opera di presa che pare quasi un'astronave o una base spaziale costruita sul fondo roccioso del torrente. Si ritorna al terrazzo, si supera l'entrata della galleria e ci si arrampica tra le placche rocciose risalendo il versante che si fa piano piano meno ripido. Consiglio di tenersi sulla sinistra, dove la vegetazione è meno intricata. All'uscita del bosco, nel pressi di un piccolo lago artificiale utilizzato un tempo per l'irrigazione ci si immette sul sentiero 14 che conduce al bivacco Chentre Bionaz.

Curiosità

La storia del bivacco è contenuta nel sito ufficiale: http://www.bivacco-valpelline.nl/

 

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