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Becca d'Aver, da Champlong

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A cura di:

Ultimo rilievo: 22/06/2002
Difficoltà
T2
Lunghezza
9.00 Km
Quota di partenza
1650 m
Altezza di arrivo
2469 m
Dislivello positivo
819 m
Tempo di andata
02h00'
Tempo di ritorno
01h00'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Dal casello autostradale A5 di Châtillon/Saint-Vincent svoltare a sinistra e risalire la strada principale sino ad una rotonda, prendere la seconda uscita e procedere in direzione ovest su Via E. Chanoux attraversando il centro abitato di Châtillon, superare il torrente Marmore ed imboccare a destra dapprima Via Menabrea e poi Via Martiri di Chesod prima di immettersei sulla SR46. Seguire la strada regionale sino ad Antey-Saint-André e poi imboccare la SR9 da percorrere sino al Col Saint-Pantaléon. Dal colle discendere per alcuni chilometri sino alla località Cheresoulaz ove, svoltanto a destra si imbocca la SR11 sino al bivio per Champlong: svoltare a destra e risalire la strada sino all'area attrezzata ove, poco oltre, si incontra un piccolo parcheggio dove lasciare l'auto.

Introduzione

Una bella escursione priva di difficoltà che in poco tempo vi porta su di un balcone privilegiato per scoprire le montagne che circondano la Valle d'Aosta.

Descrizione

Appena scesi dall'auto ci si trova subito di fronte la meta dell'itinerario: la Becca d'Aver sulla destra e la Cima Longhede sulla sinistra ci osservano dall'alto intervallate da una particolare cresta erbosa.
Dal parcheggio dell'area picnic si imbocca un sentierino che costeggia un laghetto. Procedere tra i pascoli iniziando a risalire il pendio sino ad un alpeggio (1674m, 0h10'): lo si costeggia, sulla sinistra, raggiungendo in breve la pista poderale.
Svoltare a destra e proseguire sulla sterrata attraverso il bosco a prevalenza di larice. Dopo un primo tratto ombreggiato si attraversa una radura lasciando a destra il ru de Verrayes; una breve salita conduce quindi al Col des Bornes (1788m, 0h25'): qui si incontrano le paline segnaletiche per la Becca d'Aver.
Svoltare a sinistra e, seguendo le indicazioni del sentiero (1), procedere nel bosco su di un tratto praticamente pianeggiante. Il sentiero, ampio ed evidente, aumenta l'inclinazione conducendo l'escursionista verso la meta in direzione nord; alcuni strappi permettono di guadagnare quota, mentre il bosco lascia intravedere qualche bello scorcio sulle vette poste di fronte nella valle centrale: dal Barbeston al Mont Emilius.
Attraversare una breve pietraia per poi raggiungere un breve pianoro dove sono presenti due panche ed un tavolo (2120m, 1h10').
Da qui si incomincia a vedere la vetta; procedere seguendo la curvatura del sentiero verso sinistra sino ad incontrare, poco dopo, la confluenza con il sentiero 2 proveniente da Grand Villa (2130m, 1h15').
Il percorso ora si fa decisamente più ripido; si abbandonano lentamente le ultime conifere e si risale il pendio con una serie di svolte che mitigano un po' la pendenza. A quota 2250m si compie un'ampia svolta verso destra e si inizia ad attraversare il pendio tra scampoli erbosi e qualche piccola pietraia. Al termine del lungo traverso si raggiunge il Col d'Aver (2340m, 1h30'): qui si innesta il sentiero 11 proveniente da Champtorné. Dal colle la vista è spettacolare: dai pascoli di Torgnon alla splendida skyline tra Cervino e Monte Rosa!
Svoltare ora verso sinistra e procedere a mezza costa sino a raggiungere un casolare isolato (2377m, 1h35'): a sinistra dello stesso vi è un rudere e gli evidenti paravalanghe visibili già dalla partenza. Proseguire brevemente a destra sino a raggiungere una croce posta dinanzi ad una piccola cappella semi interrata (2410m, 1h40'). La meta è ormai vicina, risalire il sentiero, posto dietro la cappella, sino a raggiungere l'ampia dorsale finale.
Svoltare a destra e percorrere gli ultimi metri di dorsale in direzione della croce di vetta, ormai evidente. Poche centinaia di metri e si raggiunge la Becca d'Aver (2469m, 2h00').
Dalla vetta il panorama è eccezionale: oltre alla già citata vista sul Cervino e sul Rosa, si può considerare anche la posizione privilegiata nel vedere la Becca di Luseney e le altre cime che compongono lo spartiacque tra il Vallone di Saint-Barthélemy e la Valpelline. Davanti a noi vi è la vallata centrale ove spiccano l'Emilius la Tersiva ed in secondo piano la Grivola.
Il rientro avviene sullo stesso percorso dell'andata (1h00'), oppure si può concatenare questa ascensione con la Cima Longhede lungo la bellissima dorsale che separa le due cime (1h30').

Riferimenti Bibliografici

Galleria fotografica

© 2021 - Massimo Martini
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Ci siamo stati

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A cura di:

Becca d'Aver, da Champlong
domenica 16 giugno 2024

Becca d'Aver

Report della gita

Bella passeggiata sulla Becca in buona compagnia.
Qualche piccolo residuo nevoso sulla cresta, nel complesso gita piacevole in una giornata con nuvolosità variabile.

Informazioni generali

Condizioni via o sentiero:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Rischio valanghe:
Affollamento:

Condizioni meteo

Cielo:
Temperatura:
Condizioni neve:
Condizioni ghiacciaio:

Avvistamenti

Fauna:
Flora:

Galleria fotografica

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A cura di:

Becca d'Aver, da Champlong
mercoledì 26 giugno 2002

Becca d'Aver

Classica salita alla Becca d'Aver in una caldissima giornata di inizio estate. Ho completato il giro con la bellissima cavalcata in cresta sino alla Cima Longhede.

ermanno

A cura di:

Becca d'Aver, da Champlong
mercoledì 02 giugno 2010

Becca d'Aver

approfittando di uno sprazzo di sole, essendo già alle pendici, siamo saliti in cima. L'ultimo tratto, dopo la baita, presenta ancora una cornice di neve che abbiamo tagliato. Non c'è la possibilità di proseguire per la Cima Longhede per la presenza di neve sulla dorsale. Avvistamenti faunistici: Cervus elaphusapprofittando di uno sprazzo di sole, essendo già alle pendici, siamo saliti in cima. L'ultimo tratto, dopo la baita, presenta ancora una cornice di neve che abbiamo tagliato. Non c'è la possibilità di proseguire per la Cima Longhede per la presenza di neve sulla dorsale. Avvistamenti faunistici: Cervus elaphus
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