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Bivacco Pascal, dal parcheggio di Morges

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Last survey: 11/08/2006
Difficulty
T2
Length
20.00 Km
Departure altitude
1689 m
Arrival height
2920 m
Positive difference in height
1231 m
Round trip time
04h15'
Return time
02h30'
Recommended period
Exposure
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Access

Lasciare l'autostrada A5 al casello di Aosta Ovest e, dopo 500m, abbandonare lo svincolo autostradale immettendosi, a destra, sulla strada regionale SR47 per la valle di Cogne. Dopo 450m alla rotonda prendere la seconda uscita entrando nella strada statale SS26 da seguire per 18,4 chilometri, attraversando e costeggiando gli abitati di Saint-Pierre, Villeneuve, Arvier, Avise e Derby prima di raggiungere una rotonda. Prendere la prima uscita ed imboccare Via Corrado Gex seguendo le indicazioni per il centro di La Salle. Dopo 350m svoltare a sinistra su Via dei Romani e, poco dopo alla biforcazione svoltare a destra su Via Col Serena e seguire le indicazioni per Chaffieron. Risalire la strada comunale superando in villaggi di Chaffieron, Chateau, Vilarisson, Remondey, Cheverel sino a raggiungere Morge Dessus: poco dopo le ultime case si incontrano diversi parcheggi 🅿️ gratuiti ove lasciare l'automobile.

[0h35'] - [28,2km]
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Queste indicazioni sono basate su verifica diretta effettuata al momento del rilievo del percorso pertanto le informazioni vanno verificate prima di intraprendere l'escursione. Si consiglia di utilizzare un navigatore GPS o un'app di mappe sullo smartphone per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate.

Introduction

Posizionato in un'incredibile punto panoramico, il bivacco Luigi Pascal rappresenta una meta escursionistica di prima classe: vario ed interessante l'itinerario di salita, indimenticabile il panorama che si può gustare raggiunta la meta.

Description

Lasciata l'auto si imbocca una stradina poderale che diparte nei pressi delle paline segnaletiche e raggiunge in breve le case ristrutturate di Belle Crête (1681m, 0h02'). Da qui si procede per una breve discesa, si incontra il bivio a sinistra per Morgex, sentiero (21): da trascurare, e si raggiunge un ponticello che supera il torrente di Planaval; da qui si risale brevemente sino a raggiungere il bel casolare ristrutturato di Piginière (1630m, 0h10'). Si prosegue risalendo un breve strappetto per poi procedere attraverso il bosco sino ad incontrare l'innesto con il sentiero (20) proveniente da Planaval (1661m, 0h15'): si prosegue verso sinistra con una serie di saliscendi nel fresco bosco di abete rosso, inoltrandosi lentamente nel vallone di Chambave. Man mano che si procede verso l'interno del vallone si inizia a salire su di un sentiero stretto con alcuni tratti esposti e con il piacevole attraversamento di alcune cascatelle (attenti a non scivolare). Si procede lungo la destra orografica del vallone e, dopo essere usciti dal bosco, si raggiunge il bivio per il sentiero (20) che conduce al Colle Battaglione Aosta: lo si trascura ed in breve si raggiunge il guado sul Torrent de Chambave (1853m, 1h00'); si attraversa il torrente (prestare attenzione nelle ore centrali della giornata quando vi è molta acqua) e ci si porta sul versante orografico sinistro seguendo a mezza costa il profilo del rilievo. Dopo pochi minuti si raggiunge un grosso alpeggio, Capanna Chambave, che offre la strana impressione di un villaggio raso al suolo. Dopo l'alpeggio si continua su un sentiero quasi pianeggiante che attraversa un costone erboso fino al raggiungimento della strada poderale che accompagnerà l'escursionista fino al villaggio di Licony (1878m, 1h30'). Questo villaggio costituito da alpeggi ha la peculiarità di possedere una piccola Cappella dedicata alla Madonna di Lourdes realizzata in una piccola grotta. Poco prima del villaggio si incontra una palina con le indicazioni per il bivacco, si svolta a destra e si inizia a risalire il vallone che conduce al lago. Dopo aver percorso una pista agricola che procede rettilinea si attraversa il torrentello all'altezza di una presa d'acqua per poi proseguire su un dosso erboso che in breve raggiunge l'inizio di un conoide detritico parzialmente inerbito. Si procede sempre sul bel sentiero che inizia a compiere una lunga serie di piccole svolte per superare il gradino sul quale si posa il lago. La salita termina e si raggiunge il bellissimo lago di Licony (2555m, 3h00') incastonato tra ripide pareti e dolci pascoli.
Dal lago si procede sulla destra risalendo dolcemente a mezza costa i pascoli verdeggianti sino a raggiungere l'Arp de Licony (2662m, 3h20'), classico alpeggio dalla forma allungata, ed infine, dopo un taglio a mezza costa, si raggiunge il Col de Licony (2674m, 3h40'): dal valico la veduta sulla catena del Monte Bianco è veramente incomparabile.
Dal colle si riparte alla volta della meta finale; dopo un primo tratto a mezza costa un pendio erboso che ben presto lascia spazio all'ambiente detritico dell'alta montagna. Si oltrepassa una fascia rocciosa seguendo bolli gialli ed ometti sino a raggiungere un piccolo laghetto d'acqua di fusione: lo si aggira sulla destra (non mancate di voltarvi per godervi il panorama sul laghetto e le Grandes Jorasses). Si risale infine l'ultimo tratto fino al colletto che fa da confine tra La Salle e Morgex: si svolta sulla destra risalendo il breve crinale e giungendo infine al Bivacco Pascal (2920m, 4h15').
La discesa avviene lungo il medesimo itinerario percorso in salita (2h30').

Il bivacco posto nei pressi della vetta della Tete de Licony è dedicato alla Guida Alpina Luigi Pascal perito nel 1991 sul Monte Bianco.

Galleria fotografica

© 2021 - Massimo Martini
© 2011 - Massimo Martini
© 2011 - Massimo Martini
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We have been there
giancarloberetta

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Bivacco Pascal

Salita infrasettimanale confidando nel meteo ma ci è stata impedita la visuale sul Bianco! Nevai solo a partere da poco oltre il colle Licony dove si sprofondava ma ben aggirabili sulla piatraia. Bella la fioritura ad Arp de Licony che sembrava la prima spolverata di neve. Avvistamenti faunistici: Rupicapra rupicapra, coturnice
osvaldo

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Bivacco Pascal

ITINERARIO PER IL BIVACCO PASCAL In 15 tappe! di Osvaldo e Lello La lunga ma molto bella escursione per raggiungere il Bivacco Pascal concede il privilegio di godere di uno dei più bei panorami del Massiccio del Monte Bianco e non solo. 1. Il 19 settembre 2013 siamo partiti da Torino in autostrada verso Aosta, superando la barriera di Aosta Est. Usciti dal casello autostradale A5 di Morgex, svoltare a destra sulla SS.26 per poi (dopo circa 800 metri) svoltare a sinistra sulla strada per LA SALLE. Seguire le indicazioni per Challancin poi si attraversano svariati villaggi (Chaffieon, Villarisson, Remondey, Les Places) fino a raggiungere MORGE DESSUES. 2. Da Morge (1625 m) si prosegue risalendo alcune curve (si incontrano un paio di parcheggi), sulla sinistra dopo un tornante si incrocia la strada da cui diparte il sentiero per Licony (segnalato con la paline a cartelli gialli con l’indicazione per il Bivacco Pascal). Questo è il sentiero ufficiale per raggiungere il Bivacco ma noi invece abbiamo ancora proseguito per PLANAVAL (ultima frazione di La Salle, nella parte più alta) dove si incontra un Bar-Ristorante (una ex-Bergeria). Qui vi è uno spiazzale dove poter parcheggiare l’auto. 3. Dal cartello di divieto di transito proseguire a piedi per la strada sterrata (sulla sinistra) attraversando il torrente e continuare sul sentiero che costeggia il corso d’acqua (sentiero segnalato lungo il percorso con barre bianco-rosse). Proseguendo per questa mulattiera che diparte da Planavalle si incontrano un paio di margarie ristrutturate, si deve procedere rendendosi conto che si scende di dislivello poi ci si innesta su una zona di sentiero quasi pianeggiante che si congiunge con il sentiero che proviene da Morge (1671 m): questo incrocio è segnalato da paline. 4. Si procede diritto, dunque per il SENTIERO numero 21 che taglia a mezza costa il bosco di pini e di conifere (che nelle giornate più assolate riparano e rinfrescano dal calore del sole); sentiero che si trasforma a tratti in una stradicciola in alcuni punti pianeggiante in altri leggermente in salita, ma sempre cosparsa di aghi di pino in un piacevole scenario erbato che taglia la falda della montagna. 5. Ci si inoltra dunque nel vallone di Chambave e...dopo una serie di saliscendi nel bosco un po’ assolato un po’ in ombra…si incontrano delle piccole cascate. 6. Procedendo si incontra una panchina in pietra ma noi…abbiamo troppa voglia di proseguire percui sosta durata il tempo di un paio di foto poi…si riparte! Procedendo si incontra un cartello su un albero che ci conferma che…la via intrapresa è quella giusta! 7. Si giunge al ponte ferrato che sovrasta il torrente e permette di raggiungere il versante opposto. Voltandosi…è inevitabile non fermarsi a rimirar il sentiero già percorso: dolce e ondulato, che disegna a mezza costa il rilievo erbato! 8. Procediamo incontrando rocce bollate di giallo con indicato il numero 21. Il sentiero procede piacevolmente ma noi abbiamo preferito attuare una lieve divagazione di percorso, innalzandoci su un passaggio calpestato dagli animali, senza però perder mai di vista il sentiero “ufficiale” che si trasforma in una sorta di “strada” pianeggiante e molto larga. 9. Dopo questo avvicinamento si giunge al VILLAGGIO DI LICONY (1879 m): caratteristico villaggio posto al fondo della Valle. Qui vi è la cappella della Madonna di Lourdes realizzata nella roccia sulla parete sinistra della montagna che abbraccia il villaggio. A Licony, tra vecchie margarie ed ex stalle, vi è una fontana…se occorre ricordarsi di far qui rifornimento di acqua!! Sempre il villaggio di Licony ha le paline informative (per il lago di Licony e per il Bivacco)…ma ci rendiamo subito conto che sono rivolte nella direzione errata. Non c’è da preoccuparsi perché un grosso masso ha una possente scritta gialla con le indicazioni per il Lago di Licony!! 10. Si procede quindi per un sentiero che sale attraversando prati e pascoli. Qui, a metà vallone su un tratto erboso, abbiamo approfittato per la pausa pranzo. Si procede ancora in salita costeggiando il torrente sulla destra. Torrente che crea nella parte più alta delle piccole cascate....d'istinto ci siamo avvicinati per assaporar quell'acqua. Si incontra poi un alpeggio caratterizzato da una struttura a grotte, forse ex-strutture militari con 5 volte a botte. 11. Il sentiero sale ancora a zig-zag poi con un andamento a sinistra e poi si inerpica rendendo la salita un po’ difficoltosa…ma il tutto è ripagato non appena giunti alla TESTA DI LICONY dove si sbuca su una imponente conca che ospita il LAGO DI LICONY (2595 m): lago alpino collocato tra le ripide pareti della montagna che ci sorprende con della neve al fondo, mentre nel largo paesaggio sulla destra la vista è incantata dalle zone di pascolo verdeggianti. Partendo dalla riva destra del lago, si procede sul sentiero che costeggia il lago e si alza quasi disegnando un dolce quanto ondulato semicerchio. Da questo percorso, alzando gli occhi, si intravede, puntando la vista verso il Colle di Licony la punta del monte Bianco…primo assaggio dello spettacolo che vedremo una volta arrivati su in cima al Colle! Tutto ciò ci viene confermato da una “Rosa dei Venti” in metallo scaldato dal sole: a nord-ovest….il M.Bianco! 12. Si procede per il pendio erboso con un avvicinamento ad un alpeggio dalla forma allungata (l’Arp de Licony - 2669 m), procedendo nella salita che disegna dolcemente la valle erbata della montagna fino a raggiungere il punto più alto di questo sentiero che conduce al COLLE DI LICONY (2674 m) dal quale si gode del bellissimo quanto inaspettato panorama del massiccio del Monte Bianco. Il momento dell'arrivo al Col de Licony è qualcosa di magico: siamo giunti al Colle e...come d'incanto si apre alla vista una bellissima cartolina che toglie il respiro per la bellezza inaspettata della Natura. In questo punto panoramico si pregusta lo spettacolo che poi si vivrà una volta giunti in vetta. Qui è inoltre posizionato un totem con le indicazioni per il Bivacco e per i sentieri che qui si incrociano e che provengono da Courmayeur e quello che sale dalla Val Sapin). 13. Dopo la sosta quasi obbligata qui al Colle di Licony, si procede in salita su un insolito percorso fatto di detriti di cresta di rocce e di strani gradini. Si incontra poi un piccolo laghetto di fusione (dove abbiam fatto rifornimento d’acqua!). Si procede costeggiando il laghetto in corrispondenza della sua riva destra poi, non appena superato il laghetto, non dimenticar di voltarsi per contemplar il bel panorama! 14. L’aspetto del percorso qui cambia: il paesaggio si fa detritico divenendo a tratti innevato fino a giungere ad un largo colle dove si incrocia il sentiero proveniente da Dailley, poi si svolta a destra e si risale la cresta, dorsale da cui già si avvista il Bivacco ed i suoi ometti in pietra collocati sulla vetta!! 15. Si giunge infine al BIVACCO PASCAL (2920 m): una baita molto confortevole, dotata di 12 posti letto, coperte, è fornita di energia elettrica grazie ai due pannelli fotovoltaici che oltre a fornire luce, immettono tramite delle ventole aria leggermente riscaldata all’interno. Vi è inoltre presenza di fornelli a gas, pentolame e materiali da cucina. Bacino di acqua piovana. Wc interno ed esterno. La copertura rete cellulare è sufficiente. Il Bivacco Pascal è collocato su un punto panoramico spettacolare che grazie alle buone condizioni meteo di fine settembre ci ha permesso di godere del bellissimo panorama sull’intero gruppo del Monte Bianco e..dintorni! Abbiamo trascorso una intera notte al bivacco dopo un tramonto colorato ed una luna piena che ci ha accompagnato fino all’alba…. Al mattino la presenza di stambecchi a distanza ravvicinata hanno coronato la bella esperienza al Bivacco Pascal. Il rientro si percorre seguendo lo stesso percorso. Un ringraziamento va sicuramente fatto al Luigi Pascal che a suo tempo ha pensato di dar la possibilità a noi altri di godere, costruendo il bivacco, di così tanta bellezza! Lo stesso ringraziamento va a quanti puntualmente si prodigano per il mantenimento dello stesso! Il tutto ci ha portato alla conclusione che l’itinerario..seppur lungo è valso per l’esperienza davvero molto molto suggestiva! Nel nostro racconto di viaggio mancano i tempi di cammino: in realtà questa escursione va davvero vissuta senza tempi in quanto questo percorso è tutto da godere, e non si è mai sazi.... Perché è molto bello il partire non per arrivare....ma per viaggiare deliziandosi momento per momento della bellezza dei panorami, delle strade e della natura con i suoi animali che vi ci abitano, e con la gente che percorre lo stesso itinerario. Senza tempi nè distanze, per esser liberi di fermarsi ad ascoltar le storie raccontate dalle persone che incontri, o il fermarsi anche solo per udir il fruscio dell'acqua o per cogliere il rumor del silenzio...
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Bivacco Pascal


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