Relazioni Punti di interesse Ci sono stato Magazine Webcam

Monte Paglietta, da Prailles

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 18/03/2009
Difficoltà
WT2
Lunghezza
7.00 Km
Quota di partenza
1615 m
Altezza di arrivo
2472 m
Dislivello positivo
857 m
Tempo di andata
02h30'
Tempo di ritorno
01h30'
Periodo consigliato

Accesso

Si percorre l’autostrada A5 uscendo alla barriera di Aosta Est e si seguono le indicazioni per il tunnel del Gran San Bernardo. Dopo essere usciti da Aosta si percorrono alcuni chilometri sino a superare il comune di Etroubles e, in prossimità di una curva, si trova la segnaletica che ci indirizza alle frazioni di Prailles e Bezettes. Raggiunta quest’ultima si può parcheggiare l’auto nel piccolo slargo antistante le poche case.

Introduzione

Questa escursione è esposta completamente al sole e quindi bisogna valutare bene, in caso di nevicate recenti, l’assestamento del manto nevoso lungo i pendii quasi sempre con pendenza abbastanza sostenuta. La fatica sarà sicuramente ripagata dal magnifico panorama dalla vetta da cui si vedono tutte le principali vette della parte bassa della Valle d’Aosta e, verso nord, anche il Bianco e le Grandes Jorasses. A seconda dell’innevamento e del vento sostenuto a cui è soggetta questa cima può essere possibile percorrere gli ultimi metri di dislivello anche senza racchette. Se non vi sono tracce bisogna stare attenti all’orientamento soprattutto nel tratto boschivo.

Descrizione

Dal parcheggio si sale a sinistra di fianco all’ultima casa e si supera poco sopra dapprima una palina con le indicazioni per il Col Champillon e successivamente si lascia a sinistra un’altra palina con l’indicazione per Saint-Rhémy. Proseguendo sui pendii verso nord, che diventano abbastanza ripidi, si deve puntare senza percorso obbligato ad un’evidente baita (1730m) e poi all’alpeggio di Tchiou (1830m); qui si attraversa in piano e si raggiunge l’altra baita posta un centinaio di metri sulla sinistra. Da questo punto bisogna risalire decisamente verso nord, anche qui senza percorso obbligato, nel Bois du Grand Plan cercando di stare alla sinistra di una poco marcata dorsale che si costeggia sino ad arrivare ad una zona pianeggiante. Ora, giunti ad una quota di circa 2150m bisogna traversare di poco a destra per risalire i ripidi pendii che, seguendo adesso la dorsale, ci conducono verso il Monteret (2304m) che altro non è se non l’anticima del Monte Paglietta. Si esce dal bosco ed ora, con la visuale che si allarga, si può individuare la larga cresta che con qualche saliscendi conduce in vetta. In questo tratto si deve passare nei punti di minor pendenza tra i dossi che compongono la dorsale sino a giungere con un’ultima salita più diretta all’omino posto sulla cima. 

Galleria fotografica

© 2021 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta

Ci siamo stati

Profile image

A cura di:

Monte Paglietta, da Prailles
domenica 16 giugno 2024

Monte Paglietta

Gran bella gita in una giornata con bollettino a rischio 3! A volte bisogna valutare bene i posti e, se è il caso, saper rinunciare. Con questo proposito siamo partiti sull'itinerario per il Monte Paglietta. Nel primo tratto l'innevamento era scarso e discontinuo: ciaspe in spalla e su per i prati macchiati di neve. Superati gli alpeggi siamo entrati nel bosco e seguendo la linea di un sentiero evidente anche sotto la neve prendiamo quota sino a raggiungere il Gran Plan: da qui si vira a destra e seguendo per un tratto le tracce di un gruppo di ciaspolatori ci portiamo ai margini di un bel valloncello privo di rischi oggettivi. Risaliamo il vallone e raggiungiamo il crinale che discende dal Montaret e da qui la vetta di prominenza che altro non è che l'antecima della meta finale. Il caldo si fa sentire ma in questa zona non ci appaiono essere particolari rischi: la neve è sostanzialmente poca e l'attività eolica non ha fatto altro che spazzare a tratti il pendio finale. Inseriti gli alzatacchi facciamo lavorare un po' i polpacci per raggiungere la vetta del Monte Paglietta. Dopo un bello spuntino concluso degnamente con coffee break, come sempre gentilmente offerto da Maurizio, ci lanciamo a valle discendendo i pendii innevati. La gita è stata davvero bella e simpatica: grazie della bella compagnia! Arrivati all'auto abbiamo effettuato un lavaggio completo delle ciaspole (un po' infangate!) e abbiamo sperato di rivedere il bel gruppo di cervi che ci hanno praticamente attraversato la strada al mattino... purtroppo avevano altri impegni! Avvistamenti faunistici: Cervus elaphus
Profile image

A cura di:

Monte Paglietta, da Prailles
domenica 03 marzo 2013

Monte Paglietta

Report della gita

 

Informazioni generali

Condizioni via o sentiero:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Rischio valanghe:
Affollamento:

Condizioni meteo

Cielo:
Temperatura:
Condizioni neve:
Condizioni ghiacciaio:

Avvistamenti

Fauna:
Flora:

Galleria fotografica

Profile image

A cura di:

Monte Paglietta, da Prailles
domenica 06 marzo 2011

Monte Paglietta

Gran bella gita in una giornata con bollettino a rischio 3! A volte bisogna valutare bene i posti e, se è il caso, saper rinunciare. Con questo proposito siamo partiti sull'itinerario per il Monte Paglietta. Nel primo tratto l'innevamento era scarso e discontinuo: ciaspe in spalla e su per i prati macchiati di neve. Superati gli alpeggi siamo entrati nel bosco e seguendo la linea di un sentiero evidente anche sotto la neve prendiamo quota sino a raggiungere il Gran Plan: da qui si vira a destra e seguendo per un tratto le tracce di un gruppo di ciaspolatori ci portiamo ai margini di un bel valloncello privo di rischi oggettivi. Risaliamo il vallone e raggiungiamo il crinale che discende dal Montaret e da qui la vetta di prominenza che altro non è che l'antecima della meta finale. Il caldo si fa sentire ma in questa zona non ci appaiono essere particolari rischi: la neve è sostanzialmente poca e l'attività eolica non ha fatto altro che spazzare a tratti il pendio finale. Inseriti gli alzatacchi facciamo lavorare un po' i polpacci per raggiungere la vetta del Monte Paglietta. Dopo un bello spuntino concluso degnamente con coffee break, come sempre gentilmente offerto da Maurizio, ci lanciamo a valle discendendo i pendii innevati. La gita è stata davvero bella e simpatica: grazie della bella compagnia! Arrivati all'auto abbiamo effettuato un lavaggio completo delle ciaspole (un po' infangate!) e abbiamo sperato di rivedere il bel gruppo di cervi che ci hanno praticamente attraversato la strada al mattino... purtroppo avevano altri impegni! Avvistamenti faunistici: Cervus elaphus
Accedi per postare