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Mäderhütte, da Rothwald

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 24/01/2011
Difficoltà
WT2
Lunghezza
9.00 Km
Quota di partenza
1762 m
Altezza di arrivo
2635 m
Dislivello positivo
912 m
Tempo di andata
02h45'
Tempo di ritorno
01h30'
Periodo consigliato

Accesso

Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce e, arrivati a Gravellona, si prosegue sulla superstrada in direzione di Domodossola e del confine di Stato. Superata la dogana di Iselle-Trasquera si continua in territorio svizzero arrivando al Passo del Sempione che si supera e si scende per pochi chilometri giungendo al villaggio di Rotwald dove si può lasciare l’auto nei parcheggi lungo la strada o in uno slargo in prossimità di un ristorante.

Introduzione

Questa escursione arriva ad un vecchio rifugio, attualmente chiuso, situato sopra un promontorio da cui il panorama nelle giornate terse è veramente eccezionale e si estende dal Fletschhorn ad ovest, con i vicini 4000 di Saas Fee, sino ai 4000 dell'Oberland bernese visibili a nord. Il tracciato nella prima parte è ben segnato da paletti in legno con strisce viola che conducono al ristorante sulle piste superiori di Rotwald ed è sempre ben tracciato mentre, dal ristorante in poi, si possono seguire le eventuali tracce degli scialpinisti e comunque la direzione per entrare nel vallone è logica ed evidente; bisogna rammentare che nei mesi più freddi e con le giornate più corte la salita si svolge quasi tutta all'ombra trovando il sole sul promontorio del rifugio.

Descrizione

Dalla strada si sale per il sentiero di solito ben tracciato che all'inizio, dopo essere passato sotto ad un ponticello dello skilift, taglia in più punti una stradina passando da una palina e si inoltra nel bosco. Si supera una piccola costruzione in legno e dopo qualche dolce tornante si passa accanto ad una bella baita situata in uno spiazzo; continuando sulla traccia si cammina per poco su una larga mulattiera sino ad incontrare sulla destra una deviazione (1874 m) con l'indicazione del ristorante situato al termine degli impianti. Ora il percorso si fa a tratti un po' più ripido e, con pendenza quasi costante, si compiono numerosi tornanti che tagliano ancora sia la strada usata come pista per i gatti delle nevi che la linea di risalita dello skilift; giunti sopra un promontorio la pendenza diminuisce sensibilmente e si cammina in falsopiano passando sotto i cavi dello skilift per risalire con qualche panoramico tornante il breve pendio alla sommità del quale si trova il ristorante al termine degli impianti (2234 m). Da questo ci si indirizza verso le paline che si trovano qualche decina di metri più in basso nel pianoro (2225 m) iniziando così la salita verso l'ampio e lungo vallone, la Bodmertalli, che si estende davanti a noi; all'inizio si rimane sulla destra aggirando un avvallamento e poi avvicinandosi ad un grosso promontorio si devia a sinistra per entrare nel vallone camminando nei punti di minor pendenza tra le basse ondulazioni del terreno. Rimanendo sulla sinistra si compiono larghi tornanti per rimontare il pendio e, arrivati all'altezza di un grosso masso isolato sulla destra (a quota 2600 m circa), si inizia a traversare verso di esso raggiungendo la larga spalla di un marcato promontorio nei pressi del quale si trova la panoramica costruzione che si vede solo all'ultimo momento.

Galleria fotografica

© 2021 - Giancarlo Beretta
© 2011 - Giancarlo Beretta
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Ci siamo stati