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Monte Cancervo e Monte Venturosa, da Pianca

Rita

A cura di:

Ultimo rilievo: 13/05/2012
Lunghezza
15.00 Km
Quota di partenza
810 m
Altezza di arrivo
1999 m
Dislivello positivo
1468 m
Tempo di andata
03h30'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato

Accesso

Autostrada A4 uscita Dalmine. Si seguono indicazioni per la Val Brembana, quindi San Pellegrino e San Giovanni Bianco. Entrati nel paese si volta a sinistra per Vedeseta. Seguire le indicazioni per Pianca fino a raggiungere il paese. Parcheggio sulla destra vicino alla chiesa.

Introduzione

La bastionata rocciosa che ospita i monti Cancervo (1835 m) e Venturosa (1999 m) si trova nella Val Taleggio a nord-ovest dell’abitato di San Giovanni Bianco. La struttura calcarea della roccia che caratterizza tutta la zona crea uno spettacolare ambiente di torrioni, pinnacoli e doline che si ergono sopra verdi prati e boschi di faggio. Escursione particolarmente suggestiva se effettuata in autunno inoltrato o in presenza di neve. Il tragitto qui esposto offre la possibilità di compiere un giro a due anelli, non tornando mai sui propri passi se non al passo Grialeggio, posto tra il Cancervo e il Venturosa.

Descrizione

Parcheggiata l’auto a Pianca si prosegue brevemente sulla strada asfaltata trovando ben presto sulla destra l’indicazione del sentiero 102 (su un sasso, e piuttosto sbiadita). Il sentiero è contrassegnato anche con bandierine rosso-bianco-rosse. Si risalgono i prati sovrastanti il paese, si costeggiano alcuni capanni e si giunge a una grande roccia a tettoia. Si prosegue sul sentiero che salendo si porta sotto le ripide bastionate fino ad arrivare ad un belvedere con croce di legno. Ci si inoltra ora in una stretta e ripida vallecola aggirando dapprima un torrione roccioso e continuando in faticosa salita per raggiungere un tratto di roccette, un po’ esposto ma ben assicurato con catene (Pass Catif). Si sale ancora su ripido sentiero a zigzag e si raggiungono infine i pascoli superiori in un ambiente ameno di prati, roccette calcaree e boschi di faggio. Un bivio segnala a sinistra il sentiero 102 per la baita Cancervo e a destra il sentiero diretto. Entrambi i percorsi portano alla meta. Girando a destra, in leggera salita, si entra in una faggeta e successivamente lievi sali-scedi su prato conducono comunque alla baita Cancervo. Seguendo le tracce del sentiero si risalgono i prati e dossi coperti di mughi e roccette calcaree fino a intravvedere sulla destra, tra gli alberi, la croce di vetta. 1835 metri, ore 2:45. Dalla vetta del monte Cancervo seguire la traccia che scende a nord-ovest costeggiando i pini mughi e raggiungere il sentiero segnatissimo che si abbassa a zig zag scendendo al passo Grialeggio (1707 m). Da qui riparte il sentiero 102 diretto al monte Venturosa, bella piramide a nord del mone Cancervo. Seguendo i segni rossi, sbiaditi ma visibili, si percorre la dorsale su terreno ripido ma agevole. Ad un certo punto, poco prima della baita Venturosa, seguire i bolli rossi (102 scritto su un sasso) e portarsi a sinistra della dorsale, verso la direzione del passo Baciamorti. In un ambiente solitario e selvaggio si raggiunge una costruzione in pietra su cui sono indicate le direzioni per il passo Baciamorti a sinistra e per il mone Venturosa avanti dritto. Si prosegue risalendo la ripida conca sotto la vetta e ci si porta su un colle sotto la cresta. Svoltando a destra si segue la dorsale dapprima su un tratto di sentiero esposto e successivamente sempre più roccioso fino alla croce di vetta. 1999 metri, 45 minuti dal passo Grialeggio. La discesa si compie scendendo in direzione della baita Venturosa, il cui tetto verde è ben visibile dalla cima. Il sentiero è agevole su prato e con pendenza moderata. Dalla baita scendere fino a incontrare il bivio con il sentiero 102 e scendere quindi fino al passo Grialeggio. Da qui si scende nel vallone a sinistra su sentiero ben evidente che entra in una faggeta e con ampie svolte scende fino a raggiungere la Baita della Vecchia (1380 m) e in poco tempo alla strada asfaltata. Bisogna ora percorrere quasi tre chilometri di asfalto, passando dall’abitato di Brembella, per tornare a Pianca.

Galleria fotografica

© 2021 - Rita Tarussello
© 2012 - Rita Tarussello
Ci siamo stati
ser59

A cura di:

M. Cancervo M. Venturosa

Sgroppata pomeridia causa impegni mattutini per non sprecare una così bella giornata percorsa tutta d'un fiato visto il tempo a mia disposizione limitato (senza macchina fotografica) Sgroppata pomeridia causa impegni mattutini per non sprecare una così bella giornata percorsa tutta d'un fiato visto il tempo a mia disposizione limitato (senza macchina fotografica)
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