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Laghi di Changier, da Melignon

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A cura di:

Ultimo rilievo: 19/07/2010
Difficoltà
T3
Lunghezza
8.00 Km
Quota di partenza
1590 m
Altezza di arrivo
2642 m
Dislivello positivo
1120 m
Tempo di andata
03h00'
Tempo di ritorno
01h40'
Periodo consigliato

Introduzione

Bellissimo itinerario circolare che permette di raggiungere i laghi di Changier, due piccoli specchi d'acqua al cospetto di austere vette. Questa parte della Val di Rhêmes non rientra negli itinerari più battuti e conosciuti e proprio per questo è piacevole lasciarsi isolare in questo territorio molto vario.

Descrizione

Lasciata l'auto si procede sul piacevole sentiero lastricato bordato da ringhiere in legno che con una svolta conduce a Melignon (1600m, 0h05'). Svoltare a destra e porseguire brevemente per la stradina interna al villaggio sino a giungere ad un fontanile: qui proseguire verso destra, seguendo le frecce gialle, uscendo rapidamente dal villaggio. Proseguire nei pascoli con un percorso pressoché paneggiante sino ad arrivare sopra il villaggio di Barmaz, qui il sentiero volta a sinistra e risale leggermente il pendio costeggiando alcuni muri in pietra a secco. Dopo aver superato un secondo tratto pianeggiante, il sentiero compie un'ampia svolta a sinistra portandosi ai piedi di una palina segnaletica (1710m, 0h20'). Imboccare il sentiero (18) che si dirige a destra entrando rapidamente nel bosco. Il sentiero risale il versante orografico destro del torrente di Feleumaz, a tratti visibile dal cammino. La salita è impegnativa ma permette di prendere decisamente quota rapidamente. Dopo essersi tenuti per un breve tratto paralleli alla linea del corso d'acqua il sentiero si porta a sinistra e continua a risalire il bosco prevalentemente di larice raggiungendo rapidamente i 2000m di quota per poi rientrare in direzione del vallone di Feleumaz raggiungendo una breve radura erbosa. Rientrati nel bosco si affronta un breve canalino di scolo (passaggio da porre un poco di attenzione) per poi abbandonare il bosco definitivamente mentre davanti allo sguardo appare la cascatella del torrente di Feleumaz. Procedere in direzione della cascatella con una mezza costa ascendente per poi svoltare decisamente a sinistra portandosi in pochi minuti al margine dello splendido pascolo antecedente all'alpeggio. Seguendo le indicazioni segnaletiche (frecce gialle poste su pietre verticali) si costeggia il torrente, attraversandolo a circa metà pianoro, e si raggiunge il sentiero (17) per Changier damon (2220m, 1h55').
Proseguire diritti per un brevissimo tratto sino a confluire sulla traccia del sentiero che risale il lato sinistro della comba di Feleumaz. Un paio di lunghe svolte e si raggiunge un piacevole valloncello inerbito al fondo del quale appare una selletta nei pressi di un affioramento calcareo. Procedere lungo il vallone sino a raggiungere il fondo poi, con un paio di lunghi tornanti si raggiunge la selletta vista in precedenza (2401m, 2h20'). Dal colletto risalire in direzione ovest dirigendosi nei pressi dell'affioramento calcareo per poi iniziare un lungo traverso sui ripidi pendii erbosi. Superata una breve depressione si raggiunge il casolare di Changier damon con l'annesso casotto della Riserva Rossi di Montelera (2h40'). Poco oltre si incontra un bivio: procedere in salita a destra seguendo il sentiero (18A) per il lago. Risalire il pendio su comodo sentiero, superando alcuni torrentelli con agevoli guadi. Il sentiero è abbastanza ripido per cui si superano rapidamente i 150m di dislivello. Superato l'ultimo guado il sentiero diminuisce di pendenza dirigendosi verso l'impluvio dell'emissario del lago: pochi metri e si raggiunge infine il Lago di Changier superiore (2642m, 3h00').
Il lago dalla bella colorazione verde-blu è di origine glaciale (il lato orientale poggia su una base morenica) incastonato tra le alte pareti rocciose della Becca di Pré d'Amont e la non lontana Becca di Changier. Interessante ed inconsueto il panorama dal lago: bella la veduta sulla Punta di Ran e sulla Punta Bioula, ovvero sullo spartiacque delle vallate di Rhêmes e Valsavarenche.
La discesa avviene nel primo tratto sul percorso di salita sino a raggiungere il bivio che precede Changier damon: qui si svolta a sinistra e si percorre un breve tratto di sentiero sino a raggiungere i pressi del lago, una breve digressione sul pascolo e si raggiunge il Lago di Changier inferiore ().
Ritornati sul sentiero (18A) proseguire la discesa compiendo una svolta verso sinistra ed iniziando a perdere quota con una serie di svolte. Il sentiero, recentemente risistemato, raggiunge rapidamente Changier dèsot () e, poco sotto, attraversa un bel torrente con un guado. Si raggiunge il bosco di larice e dopo aver compiuto altre svolte, poco dopo un rudere, si svolta a sinistra percorrendo un tratto quasi pianeggiante: qui si incontrano alcuni tratti attrezzati (funi corrimano blu) che rendono più sicuro il passaggio un po' esposto. La marcia prosegue nuovamente nel bosco costeggiando delle pareti rocciose alternando tratti rettilinei con poca pendenza a successioni di svolte che fanno perdere ulteriormente quota. L'ultimo tratto è nuovamente pianeggiante e conduce al bivio con il sentiero (18) incontrato in salita.
L'escursione si conclude ripercorrendo il tratto iniziale sino a Melignon (1600m, 4h40').

Galleria fotografica

© 2021 - Massimo Martini
© 2010 - Massimo Martini
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Ci siamo stati

giancarloberetta

A cura di:

Laghi di Changier, da Melignon
domenica 16 giugno 2024

Laghi di Changier

Bella salita con giro ad anello consigliata agli amanti dei luoghi appartati. La difficoltà scritta sulla palina alla partenza ("EE") mi è sembrata eccessiva. Trovo comunque inaudito che sulle famose e precise cartine de "L'escursionista" non compaia il sentiero del ritorno, il 18A, mentre è addirittura presente su quella dell' "IGC" del 1985 (senza numero di sentiero perchè all'epoca non esisteva la numerazione)!!! Non mancheò di fare le rimostranze all'editore.
giancarloberetta

A cura di:

Laghi di Changier, da Melignon
domenica 16 giugno 2024

Laghi di Changier

Bella salita con giro ad anello consigliata agli amanti dei luoghi appartati. La difficoltà scritta sulla palina alla partenza ("EE") mi è sembrata eccessiva. Trovo comunque inaudito che sulle famose e precise cartine de "L'escursionista" non compaia il sentiero del ritorno, il 18A, mentre è addirittura presente su quella dell' "IGC" del 1985 (senza numero di sentiero perchè all'epoca non esisteva la numerazione)!!! Non mancheò di fare le rimostranze all'editore.
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domenica 16 giugno 2024

Laghi di Changier

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