Col du Leynir, dal Nivolet
Introduzione
Descrizione
Nei pressi del lago inferiore del Nivolet e del rifugio Savoia si diparte un comodo sentiero che sale all'alpe Riva. Si procede poi in diagonale, in leggera salita, fino nei pressi del Rio Rosset. Qui ha inizio la salita, su ampie praterie, che conduce alla conca dei laghi Rosset e ai laghi dei Trebecchi. Il sentiero prosegue costeggiando sulla destra il lago Rosset, poi si inerpica ripido, tra grossi blocchi, fino giungere su un dosso. Si supera poi il costone che scende dalla Punta Bes, in leggera discesa, si entra nel vallone del Leynir. Si lascia sulla destra una valletta nivale e si sale decisamente, con ripidi tornanti, per poi giungere nella zona pianeggiante che precede il colle, raggiungibile attraverso sfasciumi. Arrivati a destinazione si nota lo straordinario spettacolo, come da una balconata, sulle cime e i ghiacciai della Val di Rhêmes e sul gruppo del Monte Bianco. La discesa si effettua sullo stesso itinerario della salita.
Altre possibilità
Dai qui è possibile raggiungere Mont Taou Blanc (3438m) circa 1h30', oppure scendere verso la valle di Rhemes circa 2h30'
Galleria fotografica
Ci siamo stati
Col du Leynir dai laghi del Nivolet
Facile escursione, tutta su sentiero, che porta da un ambiente di pascoli e laghetti, a quello severo di un passo in alta montagna. Il dislivello non è elevato, ma lo sviluppo è importante, con diversi tratti pianeggianti.
Lasciata l'austostrada Ivrea si imbocca la Pedemontana, Strada Statale [SS 565], e all'altezza di Castellamonte la Strada Statale [SS 460] di Ceresole Reale. Da Ceresole Reale si prende la strada per il colle del Nivolet. Si arriva fino al rifugio Savoia, dove si trova un ampio parcheggio.
Si prende l'evidente sentiero che parte alle spalle del rifugio Savoia, inoltrandosi per i pascoli. Dopo circa 10 minuti si arriva ad un alpeggio, tuttora in uso nel periodo estivo, dove il sentiero fa una secca curva ad U e si attendra sull'altopiano. Si attraversa una zona di pascoli, pieni di laghi, il lago Rosset, con il caratteristico isolotto a cappello di prete, e poi i laghi Trebecchi. In questa zona c'è un bellissimo panorama sul Gran Paradiso, nuvole permettendo. Da qui il sentiero, segnavia , riprende a salire con più decisione e punta verso un dosso erboso, che si supera aggirandolo sulla sinistra. Poi, salendo per un pendio detritico, si sovrasta una zona di laghetti e ci si immette in una gola, con percorso semipianeggiante. Da qui si scende leggermente in un pianoro roccioso, da cui scendono diversi torrentelli verso il lago Nero. A questo punto si è arrivati allo strappo finale e ci sono due scelte: il sentiero segnato, sulla destra, si arrampica per un paio di lunghi traversi su terreno detritico. E' un percorso esposto, poco indicato a chi soffra di vertigini, principalmente in discesa, e faticoso. Invece sulla sinistra parte un altro sentiero, meno esposto e dalla progressione più graduale. Fare però attenzioni alle condizioni del terreno, può essere più instabile. Seguendo il primo, si arriva in cima alla stessa altitudine del colle e un breve traverso pianeggiante consente di raggiungerlo. Da qui è possibile salire, con percorso alpinistico, al sovrastante Taou Blanc.
La discesa avviene per lo stesso percorso di salita (2h00').