Bivacco Grivola, da Tignet
Accesso
Lasciata l'autostrada ad Aosta Ovest si prosegue in direzione di Courmayeur sulla SS26. Giunti a Villeneuve si svolta a sinistra in direzione Valsavarenche. Raggiunto il capoluogo Dégioz svoltare a sinistra, poco dopo la pompa di benzina, ed imboccare la strada comunale per Tignet. Seguire la strada per alcuni chilometri sino ad incontrare l'ampio parcheggio che precede il villaggio di Tignet.
Introduzione
L'ascensione al Bivacco Grivola normalmente dovrebbe essere solo la prima tappa della gratificante salita alla Punta Bianca della Grivola, in realtà questa escursione rappresenta una splendida esperienza da vivere in un ambiente unico e incontaminato. L'itinerario proposto non è semplice da percorrere, sono necessarie buone doti di orientamento e di tenuta fisica, ma non presenta difficoltà tecniche.
Descrizione
Dal parcheggio di Tignet proseguire sulla stradina in direzione del villaggio; raggiunta la prima casa si incontra un vicolo con una palina sullo sfondo. Svoltare a sinistra e raggiungere la palina che indica il Col Lauson a 5h15' con il sentiero . Proseguire a sinistra sul sentiero che inizia una breve discesa sino a raggiungere un ponticello sul torrente di Levionaz che forma una bella cascatella poco sopra. Il sentiero entra nel bosco e, trascurato un sentierino sulla destra (conduce a Pro Army) inizia a salire con una mezzacosta ascendente accompagnata da un bel muro a secco. Iniziano le svolte che conducono presto ad una carbonaia all'interno del bosco di larice; la marcia prosegue seguendo alcuni lunghi tornanti prima di raggiungere un'amena radura dalla quale si intravvedono i contrafforti rocciosi della Punta Bianca della Grivola. Il sentiero vira decisamente verso destra prima di innestarsi, dopo alcune svolte, sull'ampia mulattiera dell'Alta Via 2 della Valle d'Aosta. Proseguire in direzione nord raggiungendo in breve un'edicola votiva e gli alpeggi di Levionaz dessous (2285m, 1h30') ove è ubicato un casotto del Parco nazionale del Gran Paradiso. Proseguire lungo l'ampia mulattiera dell'Alta Via in direzione est, verso in Col Lauson; si perde leggermente quota sino a giungere ad una biforcazione: svoltare a sinistra sino a raggiungere una passerella, attraversare la zona umida e risalire un gradino erboso prima di ritrovare il sentiero reso evidente da una doppia fila di sassi posti lungo il tracciato. Lentamente il sentiero diviene più evidente e inizia a risalire il ripido versante erboso con una serie di tornanti che conducono ad una prominenza rocciosa. Superato il passo non troppo agevole, le svolte riprendono per alcune tornate sino ad intraprendere una lunga mezzacosta ascendente verso sinistra. Il percorso si fa leggermente più esposto, si attraversano un paio di canali torrentizi, prima di risalire lo sperone su cui è ubicata la Casa di Caccia (2569m, ). Continuare oltre il casolare percorrendo un altro canalone di scolo con una leggera discesa per poi risalire in pochi minuti ad una spalla erbosa ove incontriamo due ometti posti sopra un masso piatto: qui si svolta a destra e si intraprende il percorso finale per il bivacco. Procedere sul pascolo seguendo la linea proposta dagli ometti sino a raggiungere una grande pietraia. Appena messo piede sulla pietraia procedere verso destra seguendo gli ometti, che in questa fase di salita sono abbastanza evidenti, portandosi in pratica sul margine del primo canalone visibile sulla destra. La progressione è abbastanza complessa, non sempre si trovano gli ometti ma in alcuni tratti di minor presenza detritica si incontrano brevi tracce di sentiero. Risalire il pendio pietroso lasciando il canalone detritico a destra per poi attraversarlo a quota 2840m circa. Si compie un breve traverso sino a raggiungere la base di una cresta rocciosa, appena accennata, che discende dalla sommità. Proseguire su questa cresta con progressione abbastanza agevolmente con molti riferimenti per l'orientamento. Si prende quota rapidamente sino ad abbandonare questo tratto di cresta lasciandola a sinistra mentre si raggiunge il crinale sommitale evidenziato da un'enorme ometto. Superare l'ultima crestina discendente e virare a sinistra portandosi sulla cresta ovest della Punta Bianca della Grivola nei pressi dell'ometto precedentemente citato. Seguire ora la cresta superando un piccolo scalino di quarzo bianco mentre alla sinistra appare in tutta la sua maestosità la parete occidentale della Grivola. La meta ormai non dista molto, si incontra un nuovo risalto con qualche roccetta che si supera abbastanza agevolmente nonostante il terreno detritico. Si compie un altro diagonale sino a confluire sull'ultima delle crestine che discendono dalla cresta principale, svoltare a sinistra e finalmente si intravede il bivacco. Un ultimo breve tratto tra detriti e macereto e si raggiunge il Bivacco Grivola (3300m, 5h00'). Dal bivacco la vista è notevole sia dal lato Grivola con le impressionanti rocce rossastre della parete sud-ovest e le inconsuete guglie sommitali e poco oltre sull'ardita sagoma del Grand Nomenon; dal lato Gran Paradiso e Valsavarenche le vedute si perdono tra i ghiacciai e le vette di confine con il Piemonte. La discesa avviene sul medesimo itinerario percorso all'andata (3h00'); in discesa si incontrano alcune frecce bianche (non molto visibili in salita) che aiutano a mantenere l'assetto dell'itinerario.
Galleria fotografica
Ci siamo stati
Bivacco Grivola
Report della gita
Gita molto impegnativa per dislivello ed orientamento.
Informazioni generali
Condizioni via o sentiero:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Affollamento: ho incontrato due persone che salivano al bivacco mentre scendevo
Condizioni meteo
Cielo:
Temperatura:
Condizioni neve:
Condizioni ghiacciaio:
Avvistamenti
Fauna: Rupicapra rupicapra, Capra ibex
Flora: