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Bivacco Devis Gerard, da Lillaz

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 16/09/2012
Difficoltà
T2
Lunghezza
19.00 Km
Quota di partenza
1620 m
Altezza di arrivo
2780 m
Dislivello positivo
1321 m
Tempo di andata
04h30'
Tempo di ritorno
02h30'
Periodo consigliato

Accesso

All'uscita dello svincolo autostradale A5 di Aosta Ovest, svoltare a destra e imboccare la strada regionale SR 47 per la valle di Cogne. Attraversare l'abitato di Aymavilles e, dopo 1,3 chilometri, alla rotonda prendere la seconda uscita. Risalire la strada regionale per 19 chilometri, superando i villaggi di Vieyes, Epinel e Crétaz, sino a raggiungere una rotonda: prendere la seconda uscita seguendo le indicazioni per Lillaz. Continuare sulla strada comunale per circa un chilometro fino a incontrare una nuova rotonda; proseguire dritti per altri 1,8 chilometri sino a raggiungere l'ampio parcheggio  🅿️ di Lillaz composto da tre sezioni: i parcheggi più vicini alla partenza dei sentieri sono a pagamento, quelli centrali sono gratuiti i più lontani sono dedicati ai camper.

[0h32'] - [24,0km]
Come arrivarci con GMAPS
Come arrivarci con Mappe Apple

Le indicazioni fornite sono state verificate con attenzione alla data di rilevamento dell'itinerario. Tuttavia, si consiglia vivamente di controllare eventuali variazioni intervenute successivamente, soprattutto riguardo al percorso di accesso al punto di partenza. Prima di intraprendere il viaggio, è opportuno consultare strumenti di navigazione aggiornati per ottenere indicazioni stradali precise e attuali. Raccomandiamo l'utilizzo di app per la navigazione satellitare, come Google Maps o Apple Maps, per garantire la massima accuratezza e sicurezza del tragitto.

Introduzione

Questa lunga escursione (poco meno di 20 km) si sviluppa nei territori del Parco Nazionale del Gran Paradiso e più precisamente nel selvaggio vallone di Bardoney sopra Lillaz. Con essa si raggiunge un panoramico bivacco in legno e lamiera situato sulla destra orografica del vallone alla base della cresta rocciosa della Punta Lavina; la nuova costruzione, ad oggi non ancora inaugurata ad ultimata per quanto riguarda l’approvvigionamento dell’acqua, è sempre aperta e dispone di otto posti letto su tavolato ed è corredata da coperte e materassi. La salita si svolge su comodo sentiero sino alla deviazione poco prima del bivio per il Colle dell’Arolla mentre successivamente il suo percorso si svolge su terreni aspri e grandi pietraie dove esistono pochissimi punti di riferimento e segnavia: proprio per questi motivi è meglio effettuare l’escursione solo con buona visibilità. Essendo la sua esposizione prevalentemente a nord bisogna prestare attenzione anche all’eventuale presenza di verglass sui ripidi pendii che portano sopra la bastionata e sulle pietraie. La sua lunghezza, il dislivello e la conformazione del territorio della parte superiore uniti ad una buona dose di orientamento la consigliano ad escursionisti esperti e ben allenati.

Descrizione

Dal piazzale del parcheggio si prende la strada che parte dal suo fondo sulla sinistra e si prosegue per qualche decina di metri sino ad incontrare alcune paline sulla sinistra che si trovano all’inizio di un sentiero che sale a gradini; imboccato il sentiero ci si alza decisamente oltrepassando alcuni bivi ben indicati dalle paline dopo le quali, sfiorata la strada, ci si dirige verso una bastionata rocciosa che si risale passando da una condotta dell’acqua. Contornata la bastionata si passa davanti ad una cappelletta (1838 m) dalla quale si perde qualche metro di dislivello e si giunge ad un pascolo dove al suo inizio si trova un bivio al quale si tiene la destra per attraversarlo; si passa dunque davanti alle baite di Goilles dessus e, svoltando leggermente alla sinistra, si percorre un breve tratto in falso piano in discesa per raggiungere la vicina baita di Goilles desot (1847 m). Le si passa davanti e ci si avvicina al torrente che si attraversa su un ponte dopo il quale si sale leggermente costeggiando un pendio erboso al termine del quale si attraversa una mulattiera e si prende il sentiero che entra nel bosco (1871 m). Ora la pendenza aumenta un po’ rimontando l bosco con tornanti che si alternano a brevi traversi coi quali ci si sposta verso l’alto e, dopo una serie di strette curve, si supera un breve tratto protetto da un corrimano; risalito ancora un canale erboso si contorna ancora verso destra arrivando ad una breve discesa al termine della quale si trova un bivio segnalato dalle paline (2154 m) dal quale si prende il sentiero che prosegue sulla destra. Il tracciato si alza leggermente nel vallone e successivamente, con qualche bel tornante su fondo lastricato, sale più decisamente avvicinandosi alla forra del torrente dove poi spiana leggermente giungendo ad un altro bivio (2227 m); proseguendo alla sinistra si compie qualche piccolo saliscendi tra bassi dossi erbosi e, oltre un dosso un po’ più alto, si arriva all’alpeggio di Bardoney (2240 m) dal quale, davanti a noi, si apre il grande omonimo vallone. Ci si addentra ora nel vallone col sentiero che prosegue quasi pianeggiante tra sassi e pascoli e, dopo qualche leggera salita ed un paio di tornanti, si arriva ad una quota di 2347 m (ometto) dove conviene deviare alla sinistra uscendo dal tracciato; ci si avvicina al torrente puntando ad una grossa roccia inclinata un po’ rossastra dove, di fronte ad essa, si trova un comodo guado su grosse pietre. Si risale il pendio spostandosi verso sinistra e ci dirige verso le balze erbose comprese tra una cascatella, sulla sinistra, ed un ruscello per lo più asciutto, sulla destra; raggiunta la base di quest’ultimo si sale per comode cenge verso sinistra e poi quasi subito ci si alza faticosamente tra zolle e sassi mobili traversando verso destra guadagnando così la sommità della bastionata. Da questo punto si cammina ancora per poco su una bassa costola di rocce ed erba cercando di individuare il bivacco ormai visibile sulla destra alla base della cresta rocciosa ed arrivati ad una quota di circa 2610 m conviene deviare verso di esso iniziando a percorrere una larga pietraia. Attraversandola in salita, ma rimanendo sotto le morene di sinistra, se ne percorre una prima parte e si arriva ad una sua spalla dalla quale si continua a traversare ancora con una lunga salita diagonale puntando ad un evidente canale di sfasciumi e piccole pietre; salito faticosamente anche questo breve tratto si arriva così al panoramico bivacco.

Galleria fotografica

© 2021 - Giancarlo Beretta
© 2012 - Giancarlo Beretta
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Ci siamo stati

giancarloberetta

A cura di:

Bivacco Devis Gerard, da Lillaz
domenica 16 giugno 2024

Bivacco Denis Gerard alla Torre Lavina

Trovati solo un paio di piccoli ometti sopra la dorsale. Non so se il nostro itinerario sia il migliore ma senz'altro sembra, visto sulla cartina, il più diretto, logico e, se si può dire, meno faticoso per risalire la dorsale sotto le pietraie e per il proseguimento a vista vedendo sulla destra il lontano bivacco; in funzione di questo abbiamo sistemato una dozzina di ometti, di cui uno grande al punto di deviazione per il guado, dall'inizio della dorsale da risalire sino al punto di deviazione verso le pietraie perchè da lì in poi il percorso lo si sceglie al momento a seconda delle condizioni. Escursione da evitare in caso di nuvole basse o scarsa visibilità per difficoltà di orientamento nella parte superiore
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