Bec de Nannaz, da Mandriou

Accesso
Lasciare l’autostrada al casello di Verrès. Entrare nella rotatoria e prendere la seconda uscita. Procedere in direzione del centro storico e, dopo circa 300 metri, svoltare a sinistra imboccando la strada regionale per la Val d’Ayas. Seguire la per 22,1 chilometri, risalendo la valle e superando gli abitati di Challand-Saint-Victor, Challand-Saint-Anselme, Brusson, Vollon ed Extrapieraz, fino a raggiungere il bivio per Antagnod in località Corbet. Svoltare a sinistra e imboccare la strada regionale per Antagnod. Superare i villaggi di Lignod e Antagnod e, dopo circa 4 chilometri, incontrare il bivio per Barmasc. Trascurare la svolta a sinistra e proseguire dritto lungo la strada comunale per ulteriori 1,3 chilometri fino a raggiungere il bivio per Mandriou. Svoltare a sinistra e risalire Route de Mandriou per 1,6 chilometri fino a raggiungere il parcheggio gratuito 🅿️ situato poco prima del villaggio.
In caso di forte affluenza, tornare indietro e parcheggiare lungo la strada, avendo cura di non ostacolare la circolazione.
Mandriou non è direttamente servito dai mezzi pubblici. Durante il periodo estivo, è attivo un servizio di navetta circolare 🚌 gestito dalla compagnia VITA (navetta blu - Champoluc - Antagnod - Corbet), che collega Magneaz. Da lì, è possibile raggiungere Mandriou a piedi tramite un sentiero: occorre considerare un dislivello in salita di 130 metri e una lunghezza aggiuntiva di 700 metri rispetto ai percorsi con partenza diretta da Mandriou.
Distanza e tempo di percorrenza
🕒 Tempo di percorrenza: 44 minuti
📏 Distanza: 28,6 km
Navigazione GPS
📍 Come arrivare con Google Maps
📍 Come arrivare con Apple Maps
ℹ️ Nota importante
Le indicazioni fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima della partenza, è consigliabile verificare eventuali variazioni del percorso. Per ottenere indicazioni aggiornate e dettagliate, si consiglia l’uso di Google Maps o Apple Maps.
Introduzione
Il Bec de Nannaz o Falconetta (chiamata cosi per la numerosa presenza di falchetti sulla sua cima) è una delle classiche della stupenda Valle d'Ayas. Il 14 agosto di ogni anno, inoltre, viene celebrata una messa sulla cima in ricordo delle vittime della montagna, alcune delle quali vengono ricordate con delle targhe poste su delle rocce.
Descrizione
Parcheggiata l'auto sulla piazzola antistante la chiesa, si prende il sentiero subito a sinistra di questa seguendo le indicazioni. Il breve tratto porta davanti all'entrata della Ca' Zena (un pezzo di Liguria a 1800m) e si prende il sentiero a fianco l'ancora. Si raggiunge cosi dopo attraversato il boschetto e un sentiero tra due steccati l'Alpe Metsan. Superata la sua area pic-nic si punta a sinistra verso la cappella Sarteur da poco consacrata. Oltrepassatala a sinistra si arriva all'indicazione del Sentiero degli Alpini che porta all'alpe Vascotchaz. Qui bisogna prestare un po di attenzione in quanto il sentiero non è chiaro e le indicazioni potrebbero portare a continuare a seguire il sentiero (3) che porta al colle Vascotchaz. Si prende invece il Sentiero (3) puntando decisamente a sinistra a mezza costa nei prati sempre più pullulanti di mucche che lasciano sul terreno grossi "ostacoli" da evitare accuratamente. Sia arriva cosi all'ingresso del Plan Pera dove un ironico messaggio ci invita a rifornirci di acqua all'ultima sorgente peraltro "ben difesa". Da qui la vetta è ben visibile e seguendo il sentiero comunque ben tracciato si comincia a salire con piu decisione e continuità fino ad arrivare sotto la punta vera e propria che si aggira nella pietraia e che continua sul lato della Valtournenche. A mio avviso non sarebbe cosi esagerato avere una protezione per il capo in questo breve tratto che passa proprio sotto il contrafforte della punta, non si sa mai... Fatto l'ultimo sforzo si arriva alla stretta ma lunga e pianeggiante cima che con la classica croce ci fa trovare un altare con all'interno un cappello d'alpino e una pagina della Domenica del Corriere che descrive la tragica morte di 18 Alpini che nel '54 caddero con la loro Jeep da un dirupo sul Passo di Gavia. Il panorama è sicuramente uno tra i piu belli, a Nord il piccolo e Grande Tournalin, la vicina Becca Trécare unita con il Colle di Nana, la catena del Rosa e sotto di noi il Rifugio Grand Tournalin con la strada che sale nel vallone di Nannaz da Saint-Jacques. Ad Est il Testa Grigia, Corno Bussola e compagnia, a Sud la Val d'Ayas con lo Zerbion che domina e a Ovest la Valtournenche e nelle giornate limpide il Bianco.
Il ritorno si effettua sullo stesso sentiero anche se ci sarebbe la possibilità di scendere per il Colle di Nannaz - Vallone di Nana o per il colle Vascoccia , soluzioni pero sicuramente più difficoltose e prive di segnalazioni.
Galleria fotografica
Ci siamo stati
Bec de Nannaz
Report della gita
Informazioni generali
Condizioni via o sentiero:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Rischio valanghe:
Affollamento:
Condizioni meteo
Cielo:
Temperatura:
Condizioni neve:
Condizioni ghiacciaio:
Avvistamenti
Fauna:
Flora: