Lagginhorn, da Hohsaas
Introduzione
Il Lagginhorn, insieme ai vicini Fletschhorn e Weissmies, è un’imponente montagna che, dal versante sud, si presenta prevalentemente rocciosa e si trova sulla parte alta dello spartiacque che divide la Saastal con il Sempione. La salita a questo 4000 è frequentata perché non è mai difficile o impegnativa, anche se non banale, e consente di vedere panorami magnifici sui vicini 4000 di Saas Fee, di Zermatt e, verso nord, quelli più lontani dell’Oberland. A stagione avanzata la cresta di solito si presenta pulita ed i ramponi si usano solo sulla parte finale; non vi sono esposizioni particolari e le mani si usano solo alcune volte: queste prerogative fanno sì che l’ascensione non sia mai noiosa anzi, al contrario, piacevole e divertente. Da Hohsaas si sale i vetta in circa 3h e 30’.
Descrizione
Dal rifugio ci si dirige verso la palina posta poco sotto di esso e si continua in discesa sulla sterrata per qualche decina di metri sino al primo pilone della funivia dove si imbocca una pista sulla destra. Si continua a scendere sino ad una curva verso sinistra in prossimità della quale si trova un ometto di pietre; abbandonata ora la sterrata si cammina su una pietraia al termine della quale, seguendo sempre qualche ometto di pietre, si raggiunge la rocciosa parte bassa del Hohlaubgletscher. La si attraversa, facendo attenzione all’eventuale verglass, sulle larghe pietre levigate dirigendosi verso una evidente cengia di pietre rossastre che taglia, in leggera salita da destra a sinistra, la fiancata di una cresta rocciosa e la si percorre aiutati da un cavo di acciaio (anche questo tratto diventa delicato se bagnato o in presenza di verglass) raggiungendo il filo della cresta dove si trova un ometto di pietre (3144 m). Da questo punto si scende verso destra su grosse pietre moreniche perdendo poca quota e si mette piede sul piccolo Lagginhorngletscher. Obliquando in salita si punta alla sua parte alta a sinistra verso un grosso promontorio roccioso dal colore rossastro; superatolo di poco si risale ancora un breve pendio un po’ ripido del ghiacciaio e si devia a sinistra in prossimità di alcune basse pietre lisce (circa 3366 m). Aiutati da qualche ometto di pietre ed in seguito anche da qualche bollo rosso si sale in diagonale raggiungendo il filo della cresta da percorrere. Si rimonta per vaghe tracce su terriccio e sassi, seguendo anche qui qualche ometto e qualche bollo rosso, tenendosi prevalentemente sul lato destro e, aiutandosi con le mani solo in qualche passaggio, si giunge ad un colletto (3528 m) e si contorna sulla destra uno spuntone dopo il quale si arriva ad un secondo intaglio (3650 m) da cui si ha una bella vista sul vicino Fletschhorn. Si risalgono, traversando un po’ a destra, alcune placche lisce e si continua senza percorso obbligato sulla larga dorsale rocciosa arrivando in alto vicino ad una cresta nevosa. Superatala si risalgono facilmente ancora alcuni grossi blocchi di pietre e si arriva così alla panoramica croce della vetta.