Aiguille du Midi, trasversata dalla Punta Helbronner
Introduzione
Una delle traversate alpinistiche più famose al mondo! Uno scenario unico, irripetibile e un percorso non eccessivamente difficile lo rendono molto appetibile e frequentato. Tutto questo non deve indurre però a sottovalutare il percorso: la quota, costantemente sopra i 3000m, l'attraversamento di uno dei ghiacciai più ampi del nostro continente e la variabilità delle condizioni meteo a queste quote meritano la doverosa preparazione e rispetto nei confronti del percorso che si vuole intraprendere.
Descrizione
Dalla stazione di Punta Helbronner percorrere la passerella ad est sino ad arrivare ad un cancelletto: calzare i ramponi, legarsi e discendere una scala metallica (spesso invasa dalla neve). Si mette piede sul ghiacciaio procedendo in direzione ovest verso la sella del Col des Flambeaux (3407m, 0h10'). Dal colle si procede in discesa puntando verso il magnifico circo glaciale ai piedi del Mont Maudit passando ai piedi dell'Aiguille des Thoules sino ad incontrare la biforcazione delle tracce (solitamente presenti) per la Tour Ronde. Si prosegue sempre in discesa sino a raggiungere un ripiano sul ghiacciaio, qui si compie una virata a destra portandosi su un tratto abbastanza tormentato da crepacci. In questo frangente si attraversano alcuni ponti ghiacciati sui crepacci: si consiglia vivamente di seguire la traccia e di valutare attentamente le condizioni del passaggio prima di affrontarlo. Proseguire al cospetto di uno dei punti più suggestivi del massiccio: sulla sinistra si ergono imperiose le superbe bastionate rocciose del Mont Maudit; su queste aguzze guglie (Grand Capucin, Petit Capucin, Pic Adolphe ecc.) sono state scritte alcune memorabili pagine di storia alpinistica. Il percorso prosegue ancora in leggera discesa sino a raggiungere il suo punto di minor elevazione (3155m) ai piedi della Pyramide du Tacul (attenzione ad eventuali cadute di seracchi). Superato l'eventuale ostacolo riprendere salita verso il Col du Gros Rognon. La salita è costante, la traccia, normalmente, si tiene al centro del pendio ghiacciato lasciando a sinistra le pareti rocciose della Punta Lachenal e a destra il bastione del Gros Rognon. Terminata la salita si raggiunge il Col du Gros Rognon (3415m, 2h15') e si apre davanti all'alpinista lo spettacolare panorama sull'Aiguille du Midi. Procedere con un'ampia semi curva a destra, per evitare una zona crepacciata, puntando inizialmente in direzione del Refuge des Cosmiques, passando poi sotto l'imponente verticalità della parete sud per poi affrontare la risalita alla cresta finale. Superato, con una lunga diagonale verso sinistra, il dislivello per portarsi sulla cresta, si affronta il tratto più impegnativo del percorso. La cresta, ampia inizialmente, si affila notevolmente, lasciando ai lati due pendii nevosi con discreta esposizione. Risalire l'ultimo tratto di cresta che può diventare impegnativa in caso di eccessivo traffico. Superata l'ultima asperità si raggiunge il cancelletto di ingresso al complesso edificato sull'Aiguille du Midi (3765m). Il rientro può avvenire sulla medesima via (2h30'-3h00') oppure si può prendere le "caravelle" che conducono alla Punta Helbronner: questa scelta è consigliata se si ha consumato un po' di energie, per evitare di perdere l'ultimo rientro per Courmayeur.
Collegamenti esterni
Galleria fotografica
Ci siamo stati
Aiguille du Midi, traversata dalla Punta Helbronner
Mentre sulla Valle d'Aosta permaneva un tempo instabile, lassù in alto tra i ghiacci, il sole splendeva e ci ha offerto una superba condizione per la traversata! Itinerario semplice, ma non banale, con cresta finale con molto traffico.