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Monte Colombana, da Laveggiolo

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Ultimo rilievo: 17/02/2009
Difficoltà
MS
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1207 m
Altezza di arrivo
2385 m
Dislivello positivo
1178 m
Dislivello negativo
1178 m
Tempo di andata
03h00'
Tempo di ritorno
01h00'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; al primo semaforo all'imbocco della città si svolta a destra in direzione Valgerola. Si segue la provinciale che risale la valle fino a Gerola Alta; poco oltre il paese, nei pressi del nuovo palazzo del ghiaccio, si imbocca la strada in salita verso destra in direzione Laveggiolo. Si prosegue fin dove è possibile: normalmente la neve viene spazzata fin poco oltre il ponte sul torrente Vedrano. 

Introduzione

Gita bellissima su percorso molto vario, ma molto delicata per le condizioni della neve: un'eccessiva quantità rende dubbia la sicurezza nel tratto oltre il bosco, ma rende sciabile agevolmente i tratti alberati; l'esposizione a est causa un rapido deterioramento della superficie sciabile (al mattino presto e nel pomeriggio spesso la crosta è portante). Panorama indimenticabile. Evitare il tratto fra anticima e cima in caso di vento: l'esposizione e le cornici sconsigliano.

Descrizione

Abbandonata l'auto a circa 1200m di quota, conviene proseguire sulla strada innevata (tracce di motoslitte) fino ad uscire sui ripidi prati sotto la contrada Castello: con ripide serpentine si raggiungono le baite 1307m e si prosegue su uno stradello fra le case per guadagnare un'altra fascia di prati. Si risalgono anche questi sbucando su terreno aperto nei pressi della chiesetta di San Rocco 1395m; poi si raggiunge a vista la contrada Laveggiolo 1471m. Si prosegue sui prati fino al margine del fitto bosco di abeti: se ne contorna il limite verso sinistra entrando brevemente in Val Vedrano (mantenendosi presso gli alberi si evita il rischio di staccare valanghe - peraltro anche spontanee - sul versante sottostante sulla verticale di un altro frequentato itinerario). Appena possibile, con un tornante, si sale ad entrare nell'abetaia - ora meno fitta - e ci si porta, scegliendo bene il percorso fra le piante, sul costone nordest della montagna; il bosco è sempre meno fitto, e i larici si sostituiscono agli abeti. Su terreno aperto e sempre più panoramico si segue la comoda cresta fino ad un'ultima impennata per l'anticima 2245; da qui il terreno si mantiene sciabile fino alla vetta del Monte Colombana 2385 m, ma si tratta di un lungo traverso in falsopiano da percorrere alla dovuta distanza dal crinale per le abbondanti cornici e facendo attenzione alle lastre ghiacciate su terreno abbastanza esposto. Discesa per il percorso dell'andata.

Ci siamo stati