Valle di Mello, da San Martino
Accesso
Da Milano ad Ardenno lungo le statali e ; all'incrocio presso la stazione FS si svolta a sinistra in direzione Val Màsino. Si risale lungamente la provinciale fino all'abitato di San Martino Valmàsino: all'ingresso del paese si parcheggia negli appositi spazi sulla sinistra.
Introduzione
La Valle di Mello è naturalmente nota per altre caratteristiche, che non sono certamente ristrette ad una bella passeggiata di fondovalle con le racchette da neve. Ma quando non si può arrampicare sulle famose placche, quando i massi per il bouldering sono troppo umidi e le cascate di ghiaccio non ancora ben formate, l'unico modo per fare un'escursione in questo ambiente è seguire il sentiero di fondovalle fin oltre le ultime abitazioni: le impronte dei camosci - proprio solo le loro - indicheranno la traccia migliore.
Descrizione
Dal parcheggio 923m si va ad attraversare il paesino in salita verso destra fino ad incontrare - all'imbocco della strada - un cartello che elenca tutte le mete escursionistiche della vallata e delle convalli. Si segue la strada che in falsopiano si inoltra nella larga Valle di Mello e, dopo aver affiancato una delle tante cave di granito, si allarga nella spianata del parcheggio estivo (contrada Cà dei Rogni 1049m). Con poca neve è anche possibile venire con l'auto fino a qui, ma bisogna tenere conto che non viene mai sgomberata ufficialmente. Dopo l'Osteria del Gatto Rosso si comincia a salire lungo la mulattiera di fondovalle, molto sassosa ma transitabile dai mezzi agricoli autorizzati; il tracciato corre affiancato dal torrente, fra larici imponenti e prati pianeggianti. Si passa presso le contrade Pànscer 1061m, Cà di Carna 1076m, Cascina Piana 1104m e, dopo un tratto nel fitto bosco di abeti rossi, si arriva alla Ràsega 1148 m; la gita continua sul sentiero che si porta un po' in alto sul versante sinistro della valle: qualche curva e ci si trova presso il ponte 1298m dove si stacca a sinistra il sentiero per la Val Torrone (con il Bivacco Manzi-Pirotta). Proseguiamo attraversando il torrente verso la Valle Cameraccio (cambia nome, ma è la testata della Valle di Mello) e cominciamo a salire con tornanti a gradoni nell'oscurità di una foresta di abeti molto fitta; alcune piccole radure sempre più ravvicinate anticipano lo slargo della Casera Pioda 1559m. Le baite sono piuttosto malmesse e non consentono ricovero: risulta più piacevole sostare ai piedi di uno dei grossi abeti, nello spazio rimasto libero dalla neve. Sarebbe possibile proseguire la risalita della vallata, senza forti pericoli oggettivi, ma risulta indispensabile un'ottima conoscenza del percorso estivo. Il ritorno è per il percorso di andata.
A Cascina Piana e alla Ràsega sono presenti e sempre aperti nei giorni festivi dei "rifugi" dove è possibile rifocillarsi.