Tsa Nouva, da Prailles dessous
Introduzione
Lunga escursione nel vallone di Menovy. Seguendo le strade poderali estive si risale il vallone attraversando il mondo della monticazione: infatti in questo percorso si attraversano i vari alpeggi utilizzati nell'estate, durante l'inarpa, per il pascolo delle mucche.
Descrizione
Lasciata l'auto si incontra subito la segnaletica per racchette da neve riportante l'itinerario n°6 "Vallone di Menuove". Si prosegue lungo la strada trasformata nel rientro della pista Super Saint-Bernard che rapidamente ci conduce al bivio per Quaye (1631m, 0h10'). La pista continua risalendo la parte bassa del vallone di Menovy, si entra in un rado bosco di larice che lascia trasparire belle vedute sul Mont Velan. Si superano due lunghi tornanti e si raggiunge il bivio per il Col de Champillon (1754m, 0h40'): si trascura la deviazione sulla destra e si prosegue lungo la pista; si supera ancora un paio di tornanti (presenti alcuni tratti in traverso che rendono un po' difficoltoso il transito) e si raggiunge un altro bivio: si trascura nuovamente la pista a destra e si continua sino a raggiungere i pascoli sottostanti l'alpeggio di Combe German. Si marcia ora al margine inferiore del bosco lungo un tratto pressoché rettilineo ed in dolce salita sino a raggiungere nuovamente un bivio (1864m, 1h10'): qui si volta a sinistra e si procede sino all'alpeggio di Combe German (1876m, 1h20'). Qui il risale un breve pendio che si trova prima dell'alpeggio per poi virare verso destra e raggiungere in breve i ruderi di Plan Bois (1903m, 1h25'). Si attraversa in mezzo ai casolari sino a raggiungere nuovamente il bosco di larice e l'incrocio con la pista proveniente da Essanaz (vallone di Barasson). Si gira a destra, lasciando qui la segnaletica per le racchette, proseguendo quasi in piano sino all'alpeggio di Menovy (1913m, 2h00'). Lasciato l'alpeggio si affronta il tratto più in pendenza dell'intero itinerario; si risale un breve ma irto tratto di pendio che in breve permette di raggiungere nuovamente la stradina poderale estiva proprio in vista del non lontano alpeggio di Tracaoudette. Da qui si procede senza un percorso obbligato puntando verso l'alpeggio che si raggiunge infine dopo aver superato un pendio non eccessivamente inclinato (2133m, 2h30'). Dall'alpeggio si prosegue lungo la pista, spesso poco riconoscibile a causa della neve accumulata dal vento, superando il tratto più insidioso dell'itinerario; infatti si tagliano pendii abbastanza ripidi che rendono necessaria una buona stabilità del manto nevoso, inoltre gli accumuli eolici rendono spesso il passaggio un po' problematico. Superato il tratto difficile ci si avvicina ai ruderi della Tsa de Menovy e si incomincia la salita finale puntando inizialmente verso il fondo del vallone ove appare già il col Nord de Menovy (2775 m). Successivamente si vira un po' la rotta verso sinistra iniziando a risalire gli ultimi pendii che ci separano dalla meta: solitamente l'attività eolica in questa zona è consistente e crea particolari increspature sul manto nevoso. Dopo aver tagliato a più riprese la stradina estiva, si raggiungono dapprima alcuni ruderi sottostanti l'alpeggio ed infine la Tsa Nuova (2426m, 3h00')
Il ritorno avviene per la medesima via dell'andata (2h00'). Si consiglia di seguire la stradina nel suo intero sviluppo evitando i tagli effettuati durante la salita. In alternativa si può discendere seguendo la pista del Super Saint-Bernard che si infila in un ripido canalone e che solitamente è abbastanza frequentata dagli amanti del fuoripista.
Dopo l'alpeggio di Tracaoudette il percorso, pur seguendo il comodo itinerario estivo, presenta alcuni traversi un po' insidiosi: generalmente costituiti da neve ventata. Si consiglia estrema prudenza nell'attraversarli e, soprattutto, di tenere attentamente conto delle condizioni del manto nevoso in quanto sono possibili distacchi nevosi dai pendii.
In discesa ponete attenzione agli sciatori che discendono la pista Super Saint-Bernard.
Riferimenti Bibliografici
- Tracce Lievi - Massimo Martini - Martini Multimedia Editore, Saint-Vincent, 2007