Cima Piana, da Mont Blanc
Introduzione
Nella bassa Valle d'Aosta è più considerata come una classica meta sci-alpinistica, in realtà il percorso si presta bene anche alla salita con le racchette, nonostante il ripido pendio finale. Dalla vetta importanti suggestioni panoramiche.
Descrizione
Lasciata l'auto ci si incammina lungo la stradina che conduce al punto di partenza dell'itinerario. Seguendo le indicazioni per il Rifugio Barbustel si inizia a risalire la ripida parte iniziale del sentiero, costeggiato da ringhiere in legno. Si prende quota incontrando dopo pochi minuti il bivio per l'Arcomy (1805 m, 0h05', Sentiero N° 10A) che si trascura proseguendo con una breve svolta a sinistra. Si attraversa un breve tratto di bosco di larice (Larix decidua) per poi confluire in un piccolo avvallamento che viene risalito con una serie di svolte. Durante la salita si lascia a destra un alpeggio solitario e si continua a salire lungo un ampio canalone che ci conduce rapidamente nei pressi del rudere di Grand Cort (1940 m, 0h20'). Poco dopo si incontra la palina per il colle Terra Rossa (1963 m ,0h30'), segnavia (10F), si prosegue a sinistra sul pendio che diminuisce leggermente di intensità per poi voltare verso destra passando al di sotto di un roccione; si supera un passaggio relativamente stretto per poi confluire su di un dolce pendio che in breve ci conduce al pianoro su cui giace l'innevato lago Muffé (2214 m, 1h00'). Si supera un rudere nei pressi del lago e si inizia la risalita verso il Col de la Croix al cospetto della Cima Piana. Si procede ora tra radi larici lungo una salita non troppo impegnativa sino a raggiungere il bivio per il Col de la Croix (2225 m, 1h30') riconoscibile da una palina segnaletica. Si svolta a destra e si procede, senza grande dislivello, sino al colle (2294 m, 1h45').
Dal col de la Croix si incomincia la salita finale verso la Cima Piana; si procede inizialmente risalendo la parte terminale della cresta ovest sino a portarsi lungo il versante sud. Per affrontare bene l'ultimo tratto di salita ci si porta, risalendo in diagonale il pendio, sino a metà del versante esposto al sole; da qui si incomincia la risalita finale sul ripido e "dispendioso" pendio che viene affrontato in linea retta. Verso il termine della salita il pendio si addolcisce rendendo giustizia alla toponomastica: infatti superato un unltimo tratto innevato si raggiunge la peculiare cima con la particolarità di essere praticamente piatta (2512 m, 2h30').
Dalla cima il panorama è maestoso: un bel 360° dal Monte Rosa al... Monte Rosa.
Il ritorno avviene per la medesima via dell'andata (1h30').
Consigli
Lungo il pendio finale è consigliabile lasciare da parte le tracce sci-alpinistiche e procedere, invece, seguendo una linea retta sino alla cima: sicuramente aumenta notevolmente la pendenza ma, tutto sommato, la salita risulta più agevole.
Riferimenti Bibliografici
- Tracce Lievi - Martini Massimo -