Bagni del Màsino, da San Martino
Accesso
Da Milano ad Ardenno lungo le statali 36 e 38; allo svincolo subito dopo il ponte si volta a sinistra e si risale lungamente tutta la Val Masino fino al villaggio di S.Martino. Si cerca parcheggio nel piazzale del mercato/campo sportivo.
Introduzione
Gita effettuabile comodamente solo in presenza di grosse quantità di neve, per poter sfruttare percorsi alternativi alla provinciale (non spazzata dopo San Martino), molto pistata dai pedoni. Qualche minimo pericolo di caduta ghiaccio nei pressi della fonte termale. Fare attenzione anche al terreno infido - sacche di vuoto - fra i massi della Foresta dei Bagni.
Descrizione
Dal parcheggio di San Martino (923m) si retrocede brevemente fino al ponte appena attraversato con l'auto e si imbocca il sentierino che risale l'argine destro; il tracciato, leggermente tortuoso risale con brevi tornanti la costa boscosa e in poche centinaia di metri si riaccosta al torrente della Val di Mello: lo si varca sul ponte-canale e si giunge sulla carrozzabile che si dirige in Valle. Sul lato opposto della strada inizia una pista pianeggiante che, passando in alto alle spalle di San Martino, abbandona la Val di Mello per dirigersi nella buia Valle dei Bagni: in breve si raggiunge il punto in cui la provinciale non viene più ripulita dalla neve. Ci troviamo nella piana della Bregolana (campeggio estivo, ristoro e pattinaggio sul ghiaccio): proprio di fronte all'ingresso del camping si attraversa il fiume su di un comodo ponte e ci si immerge nell'ambiente oscuro della foresta consortile della Bregolana. Si cammina lungamente su terreno in continua leggera salita fra gli abeti, con un percorso serpeggiante fra i massi alluvionali: la direzione è grossomodo parallela al torrente o a suoi rami secondari (poche piastrine a vernice sui tronchi) fino a sbucare di nuovo sulla provinciale nei pressi di un tornante destrorso. Da qui si segue la strada innevata in discesa per un centinaio di metri, fin dove un cartello giallo indica verso sinistra la direzione pedonale per i Bagni sulla "strada vecchia"; la traccia risale una spalla boschiva con alcuni comodi tornanti fino a portarsi in piano ad un filare di alberi di noce che introduce all'agglomerato dei Bagni del Màsino 1172m. Dopo il piccolo edificio della chiesetta (datata 1631) si arriva al complesso termale: sulla destra gli edifici "tecnici", sulla sinistra l'albergo, uniti da un suggestivo corridoio coperto; salendo rasente le costruzioni verso monte, tramite un sentierino malagevole, si arriva alla "grotta" della fonte termale. In qualunque stagione dell'anno da un doppio cannello sgorga in modicissima quantità l'acqua a 38°C che sembra dotata di molteplici benefici effetti: nei giorni festivi è immancabile una fila di persone per l'assaggio e il prelievo. Si prosegue oltre le costruzioni in direzione dei rifugi: si lascia a destra l'indicazione per il Rifugio Gianetti (pericoloso con innevamento non stabilizzato) e ci si avvia brevemente verso il Rifugio Omio; al primo ponte si attraversa a sinistra e si raggiunge la baita che ospita il Centro Informazioni della Foresta Regionale del Bagni del Màsino: all'ingresso si nota l'illustrazione affrescata di una Rosalia Alpina, coleottero raro che qui viene protetto e favorito nella riproduzione. Da qui, probabilmente senza traccia battuta, si risale nello stupendo ambiente della foresta: mantenendo senza eccessive preoccupazioni una direzione di sud-est, si cerca il miglior passaggio fra i tronchi degli abeti e dei faggi e i grossi massi (in estate rivestiti di muschio ed ora laccati di neve ghiacciata); evitando di scendere troppo di quota si oltrepassano - senza poterli vedere - i Bagni e si continua finché le dimensioni dei massi non diminuiscono, creando difficoltà nel cercarsi un varco: e allora si scende sulla linea di massima pendenza e si raggiunge un vecchio edificio a fianco della provinciale. Da qui, seguendo la carrozzabile o una sua breve scorciatoia, si va a ritrovare le tracce di salita prima della "strada vecchia". Tornati alla Bregolana conviene tornare al parcheggio lungo l'asfaltata attraversando il paese di San Martino, prendendo l'occasione per osservare i curiosi affreschi murali.