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Alpe Ciof, da Pedesina

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A cura di:

Ultimo rilievo: 03/02/2010
Difficoltà
WT2
Lunghezza
6.00 Km
Quota di partenza
1021 m
Altezza di arrivo
1732 m
Dislivello positivo
711 m
Tempo di andata
02h00'
Tempo di ritorno
01h00'
Periodo consigliato

Accesso

Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; alla rotonda all'ingresso della città svoltare a destra in direzione Valgerola. Risalire la vallata fino al paese di Pedesina: fra le poche case girare a destra in salita e, dopo alcuni tornanti, parcheggiare in un piazzaletto presso la chiesa di S.Rocco.

Introduzione

Breve escursione di interesse panoramico che conduce ad uno degli alpeggi tuttora caricati, dove viene prodotto il famoso formaggio Bitto. La parte bassa del percorso si svolge su di una mulattiera - a tratti anche molto ripida - immersa in un bosco misto molto suggestivo; a circa 1500 m il terreno si apre sui pascoli con amplissime vedute su tutto il tratto valtellinese delle Alpi Retiche e sulle più prossime valli orobiche.

Descrizione

Al fianco sinistro della chiesetta si imbocca la strada forestale, inizialmente asfaltata, che conduce - secondo le indicazioni - a "Combana" e "Combanina". Si prosegue lungamente lungo di essa e, dopo un grosso casello dell'acquedotto, nei pressi dell'attuale fine della pista, si sale ripidamente a sinistra su sentiero gradinato. Il percorso risale a tornanti le pendici boscose dello sperone compreso fra Val Mala e Val di Pai; spesso si incontrano antiche costruzioni risalenti a periodi in cui le attività forestali e di agricoltura pastorale erano disseminate sul monte a fasce altitudinali di uso secondo l'andamento delle stagioni. Seguendo le ben visibili indicazioni a vernice si nota che ai bivii principali si deve sempre tenere la destra. Dopo un tratto molto ripido, il sentiero spiana nei pressi di un piccolo casello dell'acquedotto (baita con frecce di indicazione) e, volgendo a sinistra, si immerge in un bosco molto fitto da risalire a stretti tornantini. In breve la vegetazione finisce e improvvisamente si sbuca sugli ampi pascoli delle baite a quota 1509m: bella visione sulla più nota e affollata meta scialpinistica della valle, la Cima della Rosetta. Ignorando una freccia che indica a sinistra, ci si appoggia nel valloncello di destra e - su neve polverosa - si comincia la salita del dosso terminale: il pendio è ripido e la traccia, spesso poco solida, tende a cedere a valle. La radura si restringe e, già in vista della meta, si percorre una larga spalla con neve ventata e crostosa
Attenzione a una ripida conca con accumuli pericolosi sulla sinistra: le due baite dell'Alpe Ciof (1732m), recentemente rimodernate, sono il panoramico punto di arrivo.
Discesa per il percorso di andata. E' possibile evitare l'ultimo monotono tratto sulla pista forestale facendo attenzione - guardando a est - alla comparsa del campanile della parrocchiale di Pedesina: in quel preciso punto si aprono a valle dei ripidi prati che conducono appena a monte della chiesetta di San Rocco.
Nelle immagini ad illustrazione della gita si nota l'uso degli sci al posto delle racchette: per gli sciatori alpinisti però questo itinerario è solo di ripiego e necessita di forti quantità di neve per poter procedere comodamente nel bosco. 

Via:
Segnavia: rosso/bianco/rosso. 115 poi 5. Spesso sui tronchi, ben visibile.
Tipologia percorso: a/r
Periodo consigliato: dicembre, gennaio, febbraio, marzo
Pericolo Oggettivo: nessuno
Esposizione al sole: est
Tratti esposti: nessuno
Acqua: -

 


Galleria fotografica

© 2021 - Marco Bonati
Arrivo all'Alpe Ciof ©2010 Marco Bonati
© 2010 - Marco Bonati

Ci siamo stati