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Punta Valletta, da Vens

maurizio

A cura di:

Ultimo rilievo: 31/12/2000
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1800 m
Altezza di arrivo
2801 m
Dislivello positivo
1001 m
Tempo di andata
04h00'
Tempo di ritorno
02h30'
Periodo consigliato

Introduzione

Si raggiunge una vetta dalla collocazione strategica per godere del panorama su tutte le principali vette della Valle d'Aosta, in modo particolare sull'arco nord occidentale, e sul massiccio del Gran Paradiso che si trova di fronte.

Descrizione

L'escursione attraversa tutta la comba di Vertosan: si tratta di una lunga strada poderale sterrata che parte dalla località Joux. Non esiste un esplicito divieto di transito ed in fondo si troverà un parcheggio in località Jovençan. Chi però possiede amore per la natura e buone gambe potrà allungare deliberatamente il proprio trekking coprendo l'intero tratto a piedi (1h30' - 2h00') oppure preferibilmente in mountain bike. L'inizio è in discesa (che si ritorcerà in salita al ritorno!), poi il seguito è costituito da un lungo pianoro fino alla fine del vallone, in località Jovençan.
La strada poderale prosegue oltre, ma questa volta con le consuete restrizioni d'uso. Nei pressi del ponte che attraversa il torrente per condurre agli alpeggi di Ruines (2080m) si prosegue per alcuni metri sulla destra orografica del torrente, fino a trovare il vero e proprio sentiero. Poco dopo si raggiunge un bivio segnalato, che indica le direzioni per il Col Citrin (10) e per i laghi di Zioule (11).
Seguendo il sentiero (10) si risale un costone, sormontato dalla nostra punta Valletta. Un'ora di cammino è sufficiente per raggiungere il Col Citrin. Da qui, mantenendosi in quota, si costeggia il lato sinistro del vallone, lungo una traccia di sentiero che sovente sparisce. In pochi minuti la nostra strada è sbarrata da una pietraia che scende verso il centro del vallone: la si attraversa in diagonale, puntando il versante nord-est della punta Valletta, che risulta essere dal lato opposto della conca. Esistono degli ometti e delle tracce di sentiero, ma comunque ognuno potrà facilmente trovarsi il suo proprio percorso.
Puntando verso nord-est si incrocerà il sentiero (8A) che conduce alla vetta. Si tratta di coprire ancora un'ora di salita, molto ripida e talvolta nascosta dagli ultimi nevai. Anche in questo caso non vi sono problemi ad aprirsi una via, per poi ritrovare dopo poco i numerosi segni gialli che indicano il percorso.
La vetta è estremamente panoramica sulle montagne che circondano il Gran San Bernardo, sul dirimpettaio massiccio del Gran Paradiso, su quello del Bianco in secondo piano e su gran parte delle principali vette valdostane.
Discesa lungo il medesimo itinerario: per non confondersi e ritrovare esattamente il colle Citrin sarà sufficiente prendere di mira il traliccio più elevato, che, scendendo, si vede alla nostra destra.

Ci siamo stati