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Pizzo Castello, da Olino

sentierando

A cura di:

Ultimo rilievo: 28/04/2008
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
508 m
Altezza di arrivo
1608 m
Dislivello positivo
1100 m
Tempo di andata
03h30'
Tempo di ritorno
02h30'
Periodo consigliato

Accesso

Da Milano si prende l'autostrada per Varese proseguendo poi per Gravellona Toce e Piedimulera. Dall'uscita della autostrada si segue per Macugnaga. Superato il paese di Castiglione si imbocca una stradina stretta e ripida sulla destra che porta a Olino.

Descrizione

Lasciata l'automobile si passa attraverso le baite in pietra ai bordi del magnifico castagneto. Si inizia così a salire incrociando di nuovo la strada in un paio di punti, strada che è riservata a chi ha la baita a Olino. Arrivati a Olino (842m, 0h30') merita sicuramente un giro per il piccolo borgo molto ben tenuto, dove ancora vive una persona tutto l'anno, con il forno, la chiesa e ancora tanti terrazzamenti coltivati. Da una delle ultime baite si devia a destra, prestare attenzione ai bolli, risalendo un campo, dove termina anche la strada ormai sterrata, fino al cartello indicatore che a destra segna Drocala, da cui torneremo, e a sinistra la nostra meta, il rifugio Rossi all'alpe Colma. Entriamo allora nel fitto bosco e con salita decisa anche se mai eccessivamente ripida, guadagniamo quota. La traccia non sempre è evidente comunque il cammino è ben segnalato. Arriviamo così a una baita isolata dove bisogna girare decisamente a sinistra fino all'alpe Preer (1187m, 1h30'), bellissimo pascolo con grandi vedute sulla valle e sull'Ossola. Si supera l'intera alpe dove tra l'altro si trova una cappelletta votiva ben ristrutturata e in prossimità dell'ultima baita si prende a destra ricominciando la salita. Siamo qui in un luogo riccamente popolato di cervi che a settembre, ottobre, è possibile sentire nel loro caratteristico bramito. In breve si arriva ai margini di una abetaia dove sorge una casa isolata. Si segue allora la traccia ben visibile sulla destra e con un tratto di ripida ma suggestiva salita tra gli abeti, dove è possibile trovare i porcini, si arriva poco sotto la dorsale. Il percorso ora ovvio, si sviluppa in quota fino a uscire nei prati dell'alpe La Colma fino a raggiungere il rifugio che dà sulla valle Antrona (1698m, 2h30'). E' quindi possibile compiere delle traversate da valle a valle scendendo a Viganella o addirittura direttamente a Villadossola. Da qui il panorama spazia dalle montagne che dividono l'Anzasca dalla Valsesia alle montagne dell'alta Valle Antrona e Vallese, tra tutti il pizzo Andolla e la Weissmeis. Per arrivare alla cima di Castello bisogna ancora camminare per circa 45 minuti percorrendo l'intera dorsale ignorando vari bivi che scendono verso la valle Antrona e la valle Anzasca. Entrati in una suggestiva faggeta la si supera tutta e appena fuori ci si trova finalmente davanti alla croce di vetta (1608m, 3h30'). Torniamo sui nostri passi fino alle baite poco prima del rifugio dove troveremo l'indicazione per Drocala (4h00'), inizieremo così la ripida discesa tra betulle, segno di pascoli abbandonati ormai da diversi decenni, fino ad incrociare un suggestivo fontanile nel bosco, ora di faggi. Inoltrandoci nella fitta faggeta scendiamo nel bellissimo borgo di Drocala (5h00') interamente ristrutturato. All'inizio del paese bisogna fare attenzione al bivio con cartello che manda verso destra verso Olino. Il faggio lascia ora il posto al castagno. Una mulattiera che merita una certa attenzione, anche per la fatica ormai accumulata, ci riporta tra saliscendi al bivio dove incontreremo la strada sterrata. Da qui lungo il tragitto dell'andata torneremo all'automobile (6h00'). 

Galleria fotografica

© 2024 - Paolo Erba
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Ci siamo stati