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Le Chantonnet, da Arp Nouva

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 03/07/2012
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1764 m
Altezza di arrivo
2588 m
Dislivello positivo
945 m
Tempo di andata
02h30'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato

Descrizione

La punta Chantonnet si trova sul confine italo-svizzero e più precisamente tra i colli del Petit e Grand Ferret alla testata orientale della Val Ferret italiana; essa è la più alta elevazione che si incontra sul sentiero che effettua la traversata tra i due colli ed il primo tratto è in comune con la salita al bivacco Fiorio mentre l’ultima parte di discesa lo è con l’itinerario del Tour du Mont Blanc. Il percorso ad anello si sviluppa su sentieri segnati o, nel tratto tra i due colli, ben evidenti e senza difficoltà alcuna; l’unica attenzione da prestare è l’attraversamento di qualche nevaio che si deve mettere in conto se si percorrono ad inizio stagione. L’escursione, proprio per le quote e gli ambienti in cui si svolge, offre bei panorami su entrambi i versanti con una vista eccezionale sul ghiacciaio di Pré de Bard circondato da belle vette tra cui la sagoma slanciata del Mont Dolent. Descrizione Dalla sterrata si prosegue in leggera pendenza verso la testata della valle incontrando quasi subito un sentiero indicato da una palina (1786 m) che si stacca sulla sinistra e che si ignora proseguendo diritto; tagliati un paio di tornanti si trova un altro bivio anche questo segnalato da una palina (1858 m) al quale si continua ancora sulla comoda strada. Proseguendo con percorso quasi rettilineo si passa sotto la balconata dove sorge il rifugio Elena e, dopo un paio di tornanti che si possono tagliare, si trova una palina con l’indicazione del bivacco Fiorio (2041 m) dove inizia il sentiero. Imboccatolo si rimane alla destra di una morena costeggiandola sino a quasi il suo termine dove, giunti quasi sul fondo di essa, la traccia inizia a salire dolcemente in traverso arrivando ad una ripida dorsale erbosa che si inizia a risalire deviando decisamente sulla destra. Proseguendo molto faticosamente su terreno erto e friabile si guadagna rapidamente quota sino ad una puntina panoramica dove il sentiero spiana un po’ deviando leggermente sulla sinistra; giunti a quota 2560 m circa si abbandona il sentiero che sale al bivacco Fiorio e si prende sulla destra la traccia che sale sino al Col du Petit Ferret (ad inizio stagione si trova sempre un nevaio). Dopo aver percorso il ripido pendio si giunge alla piccola insellatura ( 2515m) e qui si prende una traccia che si alza sulla fiancata detritico erbosa del pendio di destra dove, dopo il primo breve strappo si trova un piccolo cippo di cemento; oltrepassatolo la pendenza aumenta nuovamente e, rimontato il pendio, si arriva ad un poggio erboso davanti al quale si trova la punta meta dell’escursione. Risalito un ultimo pendio su terreno un po’ friabile si mette piede sulla punta dove si trova un basso ometto di pietre; da qui, continuando sulla traccia che si dirige verso una crestina, si inizia la discesa con la quale si perde subito quota per arrivare ad un colletto (2559 m) dove si prende il sentiero che, scendendo in direzione della Val Ferret, si sposta poi sulla sinistra verso la fiancata erbosa della montagna. Attraversando dunque a mezzacosta, e passato qualche breve tratto un po’ esposto, si cammina su buona traccia sui bei pendii che conducono alla comoda cresta che scende dolcemente verso il Col du Grand Ferret. Da quest’ampia insellatura si prende il largo sentiero che scende alla destra verso il vallone di Le Combette la cui fiancata si discende per un tratto piegando poi decisamente a destra; passati da un rudere (2274 m) si compiono alcuni larghi tornanti arrivando così al sottostante rifugio Elena (2080 m). Per non camminare sulla sterrata, che può risultare monotono, si passa davanti al rifugio e si imbocca l’evidente sentiero alla sinistra che taglia a mezzacosta la fiancata erbosa e giunti poco prima di attraversare il torrente, senza scendere verso di esso, si continua sulla crestina erbosa prendendo una traccia all’inizio poco evidente che poi diventa ben marcata; con questa si scendono le dolci ondulazioni dei pascoli che ci portano sulla sterrata poco prima del bivio a quota 1858 m e da qui si torna in breve all’auto.

Galleria fotografica

© 2021 - Giancarlo Beretta
© 2012 - Giancarlo Beretta
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