Forclaz du Bré
Introduzione
Questa escursione si sviluppa nel vallone dell’Arp Vieille per tutta la sua lunghezza e raggiunge uno stretto colle dove si trovano le rovine del ricovero Florio, camminando sugli storici sentieri che durante le guerre mondiali erano percorsi dai nostri soldati a difesa dei confini di stato; sul sentiero bisogna stare un po’ attenti solo durate l’ultimo traverso dove il terreno è un po’ franoso. Il panorama è aperto verso le cime del versante opposto della Valgrisenche e della valle di Rhêmes mentre è più ravvicinato verso la Becca du Lac ed il Rutor, sulla cui lunga cresta sud si trova il colle.
Descrizione
Dalla strada asfaltata ci si incammina sulla sterrata che si alza in corrispondenza delle evidenti paline (1849 m) e che dopo un paio di tornanti ne incrocia un’altra sulla destra (1914 m) che si abbandona per proseguire sino a giungere nei pressi delle baite di Bochat. Poco prima di queste si trova un sentiero sulla destra che, incrociando parecchie volte la poderale, taglia il suo percorso accorciandone sensibilmente la percorrenza e giunti ad una quota di 2111 m si trovano, sopra un grosso masso ai bordi della strada, i bolli gialli che ci fanno proseguire su di essa verso sinistra. Camminando in lieve pendenza si passa poco sotto le baite di Meillares (2145 m) e successivamente si giunge ad un bivio segnalato da una palina (2174 m) che si lascia a sinistra per proseguire per pochi metri dove, in corrispondenza di un grosso masso con evidenti bolli gialli, si abbandona la poderale per imboccare il sentiero che da questa si stacca sulla sinistra. Si sale per le basse ondulazioni di magri pascoli e dopo aver risalito un poco pronunciato promontorio si giunge ad un bivio (2499 m), segnalato da un bollo giallo su di una pietra in terra, al quale si prosegue sulla destra; nel tagliare a mezza costa il pendio si perdono pochi metri di dislivello compiendo un semicerchio che arriva alla base di un alto canalone di erba e rocce che si allarga nel vallone dell’Arp Vieille. Arrivati sotto la verticale del colle (2570 m) iniziano i tornanti che dapprima salgono con comode svolte e poi, avvicinandosi alla fiancata erbosa della sinistra orografica, diventano più stretti e ripidi; arrivati quasi all’altezza del colle si inizia un traverso di circa trecento metri un po’ eroso dall’acqua su un tracciato di rocce rotte e fini detriti che arriva alla piccola forcella dove si trovano i ruderi del ricovero Florio.