Colle della Mologna Piccola, da Niel
Accesso
Lasciata l' autostrada a Pont-Saint-Martin dopo 100m si svolta a destra si supera una prima rotonda, seconda uscita, ed alla seconda si svolta a sinistra, terza uscita, entrando nel centro abitato di Pont-Saint-Martin. Dopo alcune centinaia di metri si incontra l'inizio della per la Valle del Lys, si svolta a destra e la si intraprende percorrendola per 17,3km, superando gli abitati di Lillianes, Fontainemore, Issime e Gaby. Giunti a Gaby si attraversa l'abitato e si svolta a destra seguendo le indicazioni per Niel. Si risale per circa 5km con numerose svolte la strada asfaltata e si parcheggia nel piazzale antistante Niel, proprio in fronte al punto di partenza dell' itinerario.
Come arrivarci con GMaps
Come arrivarci con Apple Maps
Introduzione
Il Colle della Mologna Piccola è stato per anni un importante punto di transito e di comunicazione fra le comunità di Gaby, Piedicavallo e la valle del Cervo. A testimonianza del ruolo cruciale di questo valico è rimasta una splendida mulattiera, larga, con pendenza moderata e costante, costruita con cura e ben manutenuta, finita di costruire nel 1881, come ricorda una targa in prossimità del colle sul versante piemontese. L'itinerario parte dagli abitati di Niel e Gruba, distanti fra loro solo qualche decina di metri. Da questi luoghi, fino al 1971, anno di completamento della carrozzabile, settimanalmente le donne scendevano a Gaby lungo una mulattiera a gradoni per risalirvi con le gerle piene di provviste (anche per 20/25 kg).
Descrizione
0h00' Dal parcheggio di Niel (1535m) parte, segnavia , la mulattiera che con le sue varie diramazioni consente di raggiungere tutti i colli della omonima conca. Preso il viottolo si lascia subito a sinistra la deviazione per l'Alpe Ruck e subito dopo si svolta a destra, verso l'abitato di Gruba, tralasciando la traccia a sinistra, segnavia / , per i colli della Mologna Grande e Lazoney.
0h05' Oltrepassato il villaggio di Gruba si scende ad attraversare su un ponte ad arco in pietra il torrente Grande Lazouney. Si continua su una lunga scalinata, si passa accanto ad un rudere, si risale sopra alle case di Picchere e si entra in un rado bosco di larici. Con numerose svolte, ma sempre con modesta pendenza, si prende quota, si lascia a destra la deviazione per il Col Chaparelle e si esce dal bosco. Mentre si cammina non si può non ammirare la cura con cui è stata costruita la mulattiera che si sta percorrendo: tanti lastroni di pietra perfettamente posati ed allineati. Traversato un pianoro con rovine di alberi abbattuti, in vista delle punte Chaparelle e Serange, si risale per tornanti lastricati una pietraia. Si è ormai in vista dell'intaglio del valico. Ora si segue il tratto più incredibile della mulattiera che, malgrado la pietraia e gli enormi massi, traversa un circo glaciale con percorso assolutamente comodo e quasi piatto. Ci si chiede quanta fatica abbiano dovuto fare coloro che hanno costruito quest'opera di comunicazione per posare i lastroni di questa mulattiera fra gli enormi massi circostanti!
Un ultimo sforzo lungo le ultime ripide svolte, un poco rovinate, e si giunge al Colle della Mologna Piccola (2205m, 1h45' ), fra la Punta Serange a sud ed i Monti Gemelli a Nord. Qualche metro dopo il valico, sul versante piemontese, è posta la targa ricordo dedicata a coloro che hanno contribuito alla costruzione della mulattiera di comunicazione fra i due versanti.
Il ritorno avviene sullo stesso itinerario dell'andata 1h20'.