Col de Fort, da Etirol

Accesso
Lasciare lo svincolo autostradale di Châtillon-Saint-Vincent, svoltare a sinistra e proseguire per 300 metri fino alla rotonda. Prendere la terza uscita per immettersi su Via Émile Chanoux e percorrerla per 600 metri, attraversando il centro storico di Châtillon. Svoltare leggermente a destra su Via Menabreaz e continuare per 450 metri fino alla rotatoria con il monumento del Cervino al centro. Prendere la seconda uscita ed entrare sulla Strada Regionale in direzione Valtournenche. Proseguire sulla per 7,8 km fino ad Antey-Saint-André, dove si incontra l'innesto della Strada Regionale per Torgnon. Svoltare a sinistra e risalire la per 6,4 km fino a raggiungere il capoluogo Mognod. Continuare dritto seguendo le indicazioni per gli impianti di risalita. Dopo 400 metri, in corrispondenza di un tornante a sinistra, imboccare a destra la strada comunale, seguendo le indicazioni per Petit Monde, Triatel ed Etirol. Procedere lungo la stretta strada fino a raggiungere il villaggio di Triatel e infine quello di Etirol, dove si trova un piccolo parcheggio 🅿️ nei pressi dell'abitato. In caso di parcheggio pieno, è possibile tornare indietro e posteggiare nei pressi del Moulin.
Per raggiungere il punto di partenza dell'itinerario è indispensabile un mezzo privato, poiché non è servito dai trasporti pubblici.
Distanza e tempo di percorrenza
🕒 Tempo di percorrenza: 33 minuti
📏 Distanza: 19,60 km
Navigazione GPS
📍 Come arrivare con Google Maps
📍 Come arrivare con Apple Maps
ℹ️ Nota importante
Le indicazioni fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima della partenza, è consigliabile verificare eventuali variazioni del percorso. Per ottenere indicazioni aggiornate e dettagliate, si consiglia l’uso di Google Maps o Apple Maps.
Introduzione
Il Col de Fort (2.909m) è un valico poco frequentato che mette in comunicazione la Valtournenche con il vallone di Torgnon, offrendo uno sguardo insolito sul lago della Roisetta e sulla conca di Cignana. L’itinerario parte dal villaggio di Etirol, nel comune di Torgnon, e si sviluppa in un ambiente vario che alterna boschi di larici, pascoli d’alpeggio, tracce di antichi insediamenti rurali e, nelle quote superiori, pietraie e nevai residui. Il percorso, piuttosto lungo e impegnativo, permette di incontrare luoghi di notevole interesse storico come l’ospizio medievale di Chevacour e le opere idrauliche del ru de Chavacour. Il Bivacco Rivolta, situato poco sotto il colle, rappresenta un ottimo punto d’appoggio per escursioni di più giorni e per le ascensioni alla Punta Tzan e al Dôme de Tzan.
Descrizione
0h00' 0,00km Procedere in direzione est fino a raggiungere i caseggiati di Etirol. Sulla sinistra si dirama un viottolo, da seguire con l’aiuto dei bolli gialli, che attraversa il villaggio. Superate le ultime costruzioni, proseguire lungo il sentiero che svolta a sinistra e, dopo aver costeggiato il rudere di rascard, continua in leggera salita in direzione del vallone, fino a raggiungere i ruderi di Levaz Dessous (1.677m). Proseguire sul sentiero che piega leggermente a destra, inoltrandosi nel vallone di Petit Monde. La pendenza aumenta e, in breve, si raggiunge, a quota 1690 m, l’innesto del sentiero .
0h25' 0,76km Trascurare la deviazione e proseguire ora in marcata salita nel fresco bosco di larice (Larix decidua) lasciando a sinistra il torrente sino a confluire sui pascoli di Tsantsevellà.
Seguire ora la traccia di una strada agricola e attraversare una piccola radura per rientrare nel lariceto, costeggiando il torrente. Dopo alcuni minuti raggiungere un ponticello e, poco oltre, voltare a destra in corrispondenza di una palina segnaletica che indica il sentiero per Gilliarey (1.871m).
In corrispondenza del ponte sul torrente di Torgnon, emissario del lago di Loditor, si stacca il sentiero per il bivacco Tzan. Nei primi metri prestare attenzione perché l’acqua invade la sede del sentiero trasformandolo in un piccolo acquitrino, ma non appena la pendenza aumenta il tracciato torna agevole. Entrare in un rado lariceto e, poco dopo, seguire a destra il sentiero principale che sale: attenzione a non lasciarsi ingannare dalla traccia che si dirama a sinistra nel bosco.
Usciti dagli alberi, attraversare un ruscello e salire tra i pascoli fino a raggiungere un solitario pianoro. Superare un vecchio alpeggio e rientrare nel lariceto; al termine della salita percorrere un piccolo vallone dal quale, sul versante opposto della valle, si scorge un grande alpeggio. Lasciati a sinistra i ruderi ormai invasi dalla vegetazione di una fornace di calce, proseguire diritti fino a raggiungere un cartello del Tour des Grandes Montagnes, da seguire in direzione Loditor. Poco dopo, guardando in basso, si notano gli imponenti ruderi dell’ospizio di Chevacour, che nel medioevo accoglieva i viandanti diretti in Valpelline verso la Svizzera attraverso il Col Collon.
Passare a monte dell’alpeggio di Château e seguire la strada sterrata che sale offrendo un’ampia vista sulla Punta Tzan. All’incrocio con la pista che costeggia il canale di Verrayes, girare a destra e proseguire fino a superare l’innesto del sentiero per il bivacco Tzan. Continuare in piano ai margini di un ampio pianoro disseminato di ginepri e rododendri, superando due ponti che scavalcano limpidi ruscelli alimentati dalle acque di fusione. In corrispondenza del primo si osservano le opere di captazione del ru de Chavacour, che porta l’acqua oltre il col des Bornes fino all’alpeggio Fontane.
Al bivio successivo imboccare la pista in salita a sinistra, costeggiando per un tratto un torrentello. Raggiunta la piazzola di fine strada, seguire il sentiero che sale zigzagando tra gli arbusti. All’incrocio nei pressi di un ruscello continuare in salita fino all’alpeggio della Grande Drayère, dove si intercetta l’Alta Via 1 proveniente dal bivacco Tzan e diretta alla finestra d’Ersa.
Seguire il costone in direzione del Col de Fort. Dopo una decina di minuti di ripide curve si esce in un pianoro dal quale, sulla destra, si scorge la costruzione a semibotte del bivacco Tzan. Il sentiero, ora meno definito, attraversa la pietraia: i bolli gialli sono affiancati da ometti segnavia. Superato un grande masso contrassegnato dal numero , risalire la valle con pendenza dolce, lasciando a destra i massi di un’antica frana.
Dirigersi verso il fianco nord della valle, dove il tracciato si fa più ripido. Guadagnando quota, volgendo lo sguardo indietro, si scorgono due piccoli laghi nascosti tra i massi. Attraversare una cascatella e salire tra sassi e sfasciumi fino a una palina priva di cartello. Da qui seguire la cresta verso un grande ometto e poco oltre raggiungere un piccolo nevaio, che resiste fino a tarda estate, per poi arrivare al Col de Fort.
Accanto sorge il Bivacco Rivolta, dotato di 10 posti letto con materassi e coperte, tavolo, gas e pentolame. Il bivacco è base privilegiata per la salita alla Punta Tzan e alla parete est del Dôme de Tzan. Dal colle si apre una suggestiva veduta sul lago della Roisetta e sul vallone di Cignana, che si può raggiungere scendendo verso il rifugio Barmasse su sentiero segnalato, oppure, con buona conoscenza del terreno, proseguendo per tracce non segnalate in direzione del rifugio Perucca.
La discesa avviene sullo stesso tracciato dell’andata.