Canyon della Gallavesa

Ritratto di Cai56
Cai56
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Data rilievo: 
27/04/2011
Quota di partenza: 
295 m
Quota di arrivo: 
559 m
Tempo di salita o complessivo*: 
3h15'
Tempo di discesa: 
1h15'

INTRODUZIONE
Interessante itinerario di bassa quota che percorre il profondo solco del torrente Gallavesa ai piedi del Resegone, seguendo quanto rimane di un vecchio acquedotto idroelettrico dismesso. Il percorso è completamente attrezzato con cavo metallico nei lunghi tratti di esposizione in traverso, e con catene per facilitare le salite su terreno roccioso o fangoso. Al termine delle difficoltà si raggiunge il piccolo paese di Erve e da qui, per la discesa, è interessante e "culturale" tornare alla partenza attraverso un sentiero che conduce alla visita del Castello dell'Innominato e dell'Eremo di San Gerolamo.

DESCRIZIONE
Dal parcheggio si va ad attraversare Somasca lungo la Via San Gerolamo fino all'imbocco del viale alberato che conduce all'Eremo: sulla destra si prende la Via per Beseno e la si segue lungamente fino ad un bivio sterrato (indicazioni per la ferrata). La traccia di sinistra in breve diventa un sentierino in costa che, con ripetuti saliscendi, conduce verso il profondo della Valle Gallavesa: un minimo slargo alla base di un passo roccioso è il punto di inizio delle attrezzature. Da qui, in forte esposizione, si prosegue presso una conduttura di cemento fino al fondo della valle; le poche variazioni di pendenza sono assistite da tratti di catene di progressione. Poco dopo un'insenatura con pittoresca cascata, si guada il torrente e si prosegue in costa fino ai resti di una centralina: passaggio-chiave su appoggi artificiali nel vuoto sull'acqua. Da qui prevale lo spostamento verticale in un bosco roccioso che manmano si avvicina all'ultimo tratto, che si svolge lungo la ripida scalinata di servizio alla condotta metallica. Poche decine di metri a fianco del torrente con belle cascate, e si giunge alle prime case di Erve. Per il ritorno è molto consigliabile effettuare un giro che riporta a Somasca lungo le pendici del Monte Mudarga. Al primo ponte in paese - indicazioni - si volge a sinistra e, dapprima fra le case, si segue per circa mezz'ora una stradetta asfaltata che conduce alla frazione Saina; la strada si trasforma in pista sterrata e poi in sentiero fra i boschi raggiungendo il punto di massima quota presso la panoramica Croce di Vicerola. Da qui una regolare serie di tornanti sassosi scende in una valletta fino ad una moderna cappella degli Alpini: nei pressi si alza una collina con i resti di un castello (dalla tradizione attribuito al manzoniano Innominato). Dal versante a valle inizia un pittoresco percorso che, attraversando le strutture religioso-devozionali dell'Eremo di San Gerolamo, conduce piacevolmente a Somasca nei pressi del punto di partenza.