Ricovero ai belli venti, da Agueta
Accesso
Dal casello di Arenzano (Ge), si svolta a destra verso Cogoleto e, poi, si piega a destra passando davanti all'ospedale (via del Giappone). Si prosegue e, in breve, ad un bivio si gira a sinistra, in ripida salita (via Pecorara), che poi diventa molto stretta. Al primo incrocio, si va prima a sinistra e dopo a destra, in rapida ascesa. Ai bivi successivi, si tiene sempre la destra e si parcheggia, quando la strada si allarga (loc. Agueta, ristorante a destra).
Descrizione
Si parte dall’Agueta (270m), salendo a piedi lungo la via principale, asfaltata fino al Curlo, dove c’è una zona pic-nic. Qui, ci si inerpica con i due bolli rossi e, dopo, si ignorano le deviazioni a sinistra e a destra per continuare sull’ampia pista forestale (per un tratto ridotto pure la A rossa in campo bianco). Il sentiero segnalato, a volte, taglia i tornanti, ma è preferibile usare la strada bianca, per non sbagliare, più avanti, il bivio… In circa 1h, si arriva al Prau Liseu (punto ideale per una breve pausa), da dove il percorso Natura procede senza contrassegni Fie.
Passati 15’, si sfiora il riparo Beppillo, con la via che si fa meno ripida, e, in 30’, si è in vista della costruzione ‘Ca di Gava’. Poco sopra, si trova il passo della Gava (752 m): il luogo è un crocevia di sentieri e si sceglie quello che va a destra rimontando il crinale (simbolo X rossa – attenzione, il ramo sinistro si dirige invece verso la vetta del Reixa… ). In seguito, sulla sinistra in basso, si nota il villaggio di Sambuco e, in 30’, si perviene al passo Tardie (870 m). Si piega a destra, con i tre pallini a triangolo rossi, verso la vetta del Tardia di Ponente: la rampa finale è ripida e, così, si conquista la croce di vetta (928 m), con bel panorama in tutte le direzioni. Si scende verso la Rocca dell’Erxo e il minuscolo Ricovero ai belli venti (899m). Qui (o meglio fuori, dato che il piccolo edificio può contenere solo 4 persone al suo interno), si può fare la pausa pranzo (al sacco), con vista superba sul porto, l’aeroporto e tutta la costa (30’). Terminata la sosta, si precipita verso il Passo Gavetta (702 m – 20’), altro incrocio con diversi camminamenti. Si opta per il simbolo due bolli rossi (a sinistra, lato mare), lambendo il riparo Salve Regina, recuperato nel gennaio 2007 (10’).
Si persevera con il segnavia Fie e, successivamente, per un breve tratto si ripercorre il tracciato del mattino, fino ad un evidente curva a gomito (a destra si dirama la A rossa). Da riferimento, c’è un traliccio dell’alta tensione e si lasciano i due bolli rossi (30’). Si scende e si vede un cartello esplicativo che racconta l’avifauna presente in zona. In un paio di minuti, si è ad un nuovo bivio: si prende a sinistra e poi si nota, subito, un pannello, poco distante, che induce ad abbondonare la discesa per risalire il crinale. Si continua dritti lungo questa nuova traccia che in 5’ porta alla torre d’avvistamento del Bric Cravio (499 m), in splendida posizione. Ritornati poi sui propri passi, si svolta a destra, perdendo quota verso il centro Ornitologico dell’ente parco Beigua (5’). Dopo, invece che seguire la strada del mattino distante pochi metri, si scende per un sentierino (ben visibile dal punto d’osservazione appena raggiunto in precedenza), fino ad immettersi sull’ampio tracciato che arriva dal passo Gua e torna all’Agueta, dove attende l’auto (30’).
se volete alcune foto ai link
http://www.cralgalliera.altervista.org/anno2013.htm
NB: in caso di gita, verificare, sempre, con FIE, Cai, eventuale Ente parco o altre Istituzioni, pro loco, ecc., che non ci siano state variazioni che abbiano aumentato le difficoltà! Si declina ogni responsabilità. Il presente testo ha solo carattere puramente indicativo e non esaustivo.