Passo del Forno e Passo del Muretto, da Chiareggio
Accesso
Da Milano a Sondrio lungo le statali 36 e 38; alla rotonda all'ingresso della città si svolta a sinistra in direzione Valmalenco. Si risale la provinciale fino alla rotonda di Chiesa Valmalenco dove si prosegue in direzione di Chiareggio. Raggiunta al piccola frazione , si trova parcheggio in ampi spazi presso il torrente.
Introduzione
Lunga escursione su terreno faticoso d'alta quota: si cammina per diverse ore su pietraie multicolori (zona di grande interesse petrografico e mineralogico) per unire in un'unica gita i due passi più accessibili che mettono in comunicazione la Valmalenco con il Cantone dei Grigioni. Il percorso è di recente e chiarissima segnalazione e si svolge in territorio italiano o presso la linea di confine. L'attrezzatura è avvenuta a cura delle guide elvetiche e attualmente (autunno 2010) alcuni cavi corrimano in canapa risultano tranciati dalle scariche di pietre nel punto più esposto del percorso. Il panorama risulta piuttosto vasto sulle cime di contorno all'alta Valamlenco, ma il fulcro dell'attenzione viene attirato dai cupi ghiacciai della parete nord del Monte Disgrazia. La discesa dal Passo del Muretto a Chiareggio avviene su una bellissima mulattiera - di fattura militare risalente ai primi del '900 nell'aspetto attuale - in uso almeno da anni medioevali.
Descrizione
Dal fondovalle di Chiareggio 1612 m si prosegue su pista sterrata fino ad attraversare un ponte poco distante dalle baite di Forbesina 1656 m; sull'altra riva - ben segnalato - si stacca il sentiero che risalendo il largo bosco di larici si porta in breve ai pascoli dell'Alpe Vazzeda Inferiore 1832 m. Con percorso dalle caratteristiche simili si raggiunge anche la soprastante e abbandonata Alpe Vazzeda Superiore 2033 m. Da qui, sempre in salita su buon sentiero, si comincia a traversare con una lunga diagonale verso il solco della Val Bona, discendente dal Passo del Forno e compresa fra i contrafforti del Monte del Forno e il Monte Rosso. Prima di raggiungerne il torrente di fondo, si tralascia sulla destra il ramo di sentiero che torna a Chiareggio passando per l'Alpe Monterosso Inferiore. Si attraversa il corso d'acqua della Val Bona e si lascia - di nuovo a destra - il sentiero per l'Alpe Monterosso Superiore e la Val Muretto; da questo punto il passo è ben visibile e si comincia la vera salita fra i sassi: si cammina su rocce di ogni tipo (scisti, calcari, gneiss, graniti) e di ogni dimensione (dalle sabbie ai massi). L'ultimo tratto - più comodamente - può essere seguito a poca distanza dai segnali lungo un'innocua placca di ghiaccio di modesta inclinazione. L'arrivo al Passo del Forno 2775 m non apre alla vista un panorama eccezionale: sul fondovalle si nota un tratto di ghiacciaio e una quinta rocciosa nasconde di misura l'edificio della Capanna del Forno. Proprio al passo (evidenti scritte) si stacca il percorso segnalato per il Passo del Muretto: all'inizio alcuni brevi passi in aderenza su placche di granito conducono a una nuova risalita pietrosa dell'ampio spallone SSE del Monte del Forno. Raggiunto il crinale di confine 2944 m (cosiddetto "Belvedere del Disgrazia", al bivio con la via normale al Monte del Forno) si ritorna a scendere: nuove interminabili pietraie da attraversare guidati da picchetti segnavia, fino a raggiungere una breve serie di canali franosi molto esposti ed instabili (attrezzatura a spit e cavi di canapa, non particolarmente rassicurante). Da qui una labile traccia nel pascolo sassoso conduce ad una valletta (presenza su di un dosso di un moderno edificio in muratura, sempre chiuso) che precede l'arrivo al Passo del Muretto 2562 m, il principale punto di comunicazione fra la Valmalenco e il Cantone dei Grigioni. Per il ritorno a Chiareggio non resta che seguire per 8 km abbondanti la bellissima mulattiera militare che inizia al passo: lunghissimi traversi interrotti da brevi serie di tornantini per la regolare perdita di quota conducono al livello dei lariceti presso il bivio (a sinistra) per l'Alpe dell'Oro 2010 m. Si prosegue con numerosi larghi tornanti (qui la strada militare è usata come pista forestale a percorso privato) nel bosco fitto fino a raggiungere le prime abitazioni di Chiareggio.
Informazioni generali
Segnavia: giallo, rosso/bianco, bianco/blu/bianco
Tipologia percorso: circolare
Periodo consigliato: luglio, agosto, settembre
Grado alpinistico: I
Pericolo Oggettivo: pietraie instabili, canali franos
Esposizione al sole: sud-est
Tratti esposti: con attrezzatura dubbia