Montorfano
Accesso
Da Milano si percorre l'autostrada dei laghi fino a Sesto Calende e poi si prosegue sulla A26 fino a Gravellona Toce. Se ne esce in direzione di Verbania e in breve si prende a sinistra verso Mergozzo. A poche centinaia di metri dal bivio si notano sulla destra le indicazioni di inizio del sentiero. Parcheggio limitato poco oltre, in una piazzola a bordo strada di fronte a un deposito di graniti.
Introduzione
Breve escursione dal modesto dislivello che conduce sulla cima dell'isolata collina posta al centro dello sbocco della Val d'Ossola nel bacino del Lago Maggiore. Oltre all'interesse panoramico, la gita si caratterizza per la presenza di notevoli strutture della "Linea Cadorna" (costruzioni militari approntate durante la guerra 1915-18 come seconda linea difensiva in previsione di una ipotetica invasione dal territorio elvetico) e testimonianze dell'attività estrattiva di un pregiato granito bianco.
Descrizione
In corrispondenza delle indicazioni del Cai Omegna (199m), il sentiero si addentra subito con un lungo traverso in una cava di granito abbandonata; terminato il tratto fra i massi sparsi, la traccia - ripida e sassosa, ma ben costruita a gradoni con caratteristiche di mulattiera militare - risale un canale boscoso percorrendolo a tornanti [palestra di roccia a sinistra; difficoltà 6b - 7c+] fino a convergere con la liscia e luminosa parete rocciosa terminale. Il percorso è caratterizzato da una costruzione meticolosa: muri a secco di sostegno a monte e a valle, canalina di scolo delle acque, cenge scavate nella roccia, fontanelle d'abbeverata in corrispondenza delle sorgenti... La mulattiera, raggiunta la parete, entra in un grottone naturale e cambia direzione portandosi verso est in vista del Lago Maggiore; in corrispondenza di un incrocio (possibilità di discesa a sinistra senza raggiungere la vetta) è conveniente effettuare una deviazione a destra in piano seguendo l'indicazione per la polveriera: a lato di un panoramicissimo terrazzo artificiale si possono visitare i resti di un deposito balistico sotterraneo. Tornati all'incrocio si prosegue in salita verso destra raggiungendo il piazzale di un poligono di tiro; la strada (ora carrareccia per il transito delle artiglierie) risale con lunghi traversi e numerosi tornanti di modesta pendenza la parte sommitale del Montorfano fino a raggiungerne la piana vetta 794 m. Oltrepassate due trincee terminanti in gallerie murate, ci si dirige ad un pannello ripetitore affacciato verso il Lago Maggiore e le Isole Borromee. Da qui il sentiero, ripido e stretto - a tratti lungo placche di granito - scende verso un gruppo di cave dismesse affiancando ripetutamente un notevole piano inclinato per la discesa dei blocchi di pietra. Oltrepassata l'ultima cava, si raggiungono le poche case di Montorfano 325 m, dove termina una strada asfaltata: la si segue fino al primo tornante dove inizia il "Sentiero Azzurro", antica viabilità locale proveniente da Mergozzo. Una splendida mulattiera lastricata percorre in quota (sopra la ferrovia ) il versante sudovest del Lago di Mergozzo attraverso ombrosi castagneti. Raggiunta una pista forestale, il "Sentiero Azzurro" devia a destra: noi proseguiamo diritto in lieve discesa fino a raggiungere il fondovalle presso un'industria di taglio del granito. In pochi passi si arriva alla provinciale Verbania-Mergozzo: seguendola verso sinistra per un paio di chilometri si raggiunge il parcheggio iniziale.
Pericolo Oggettivo: caduta pietre