Monte Bassetta, da Cino
Accesso
Da Milano a Rogolo lungo le statali 36 e 38; svoltare a sinistra in direzione Mantello e, attraversata l'Adda, alla rotonda presso il ponte, imboccare la provinciale per Cino. Al margine occidentale del paese un cartello indica la deviazione per l'Alpe Piazza. Parcheggio da cercare nelle varie piccole aree disponibili nel paese. E' possibile proseguire in auto fino all'Alpe Piazza, previo pagamento di un pass reperibile presso gli uffici comunali nei giorni feriali o nei locali pubblici. (Meglio informarsi per tempo: mancanza di indicazioni in loco).
Introduzione
Gita panoramicissima che va a raggiungere i pascoli della costa che divide la Valchiavenna dalla Valtellina prendendo origine dalle paludi della "Riserva Naturale dei Piani di Spagna e del Lago di Mezzola". Il versante nord, che tende poi a confondersi con la Valle dei Ratti, è ombroso e ricoperto da ripide foreste; il versante sud, con boschi più radi e luminosi, si allarga a tratti in vaste radure a prato (risultato della distruzione di secolari pinete e abetaie da parte di disastrosi incendi nel 1948, 1952, 1965 3 1976). La presenza di molti sentieri, e tutti segnalati in ugual modo, tende a confondere la progressione in discesa: punto fermo di orientamento l'esistenza di una pista tagliafuoco che traversa la costiera partendo dall'Alpe Piazza.
Descrizione
Dal termine della strada a pedaggio [fino qui a piedi 1h30'] si entra su pista cementata nei terreni consortili dell'Alpe Piazza 981 m; ad una sbarra presso un piccolo parco-giochi si svolta a sinistra e si risalgono i prati fino alle baite più in alto: davanti ad una fontana si incrociano le segnalazioni di un sentiero che procede in piano. Si sceglie la meno evidente direzione di sinistra che, superate le ultime baite, si addentra con un lungo traverso in salita moderata in un rado bosco con belle vedute sul Lago di Mezzola e la Valchiavenna; la salita si accentua e con una serie di tornanti sul crinale nord-sud (bosco di pini sul versante ombroso e di betulle sul versante soleggiato) si raggiunge la sommità alberata del Monte Foffricio 1109 m, sormontato da un ripetitore. In una radura occupata da felci rigogliose il sentiero si biforca: si prosegue a sinistra (da destra passerà la via di ritorno) sul vasto crinale, appoggiando spesso sul versante dell Valtellina (Costiera dei Cech): i pini si fanno più radi lasciando spazio ai pascoli ancora caricati dell'Alpe Bassetta. Notare sulla destra i resti di una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana. Fra gli affioramenti di alcuni massi di granito si raggiunge la cupola erbosa del Monte Bassetta 1746 m. Veramente unico il panorama che si spinge a comprendere tutto l'alto bacino del Lago di Como, mentre sul lato opposto incombe la parete sud del Sasso Manduino 2888 m. Appena sotto la vasta cima si raggiungono le baite rimodernate dell'Alpe Bassetta: da qui parte un sentiero ben marcato parallelo a quello del crinale, che conduce direttamente alla vasca incontrata in salita; volgendo a valle, un ampio tracciato scende al ripiano con i ruderi della Prima Baita 1635 m. Si prosegue con regolari tornanti fino ad un tratto piano fra gli arbusti di ginestra: voltare a destra ad un bivio retroverso; la bella traccia in diagonale a saliscendi riporta al bivio evidenziato sul Monte Foffricio. Pochi metri sul percorso di andata e si può notare a sinistra un nuovo sentiero che scende nel bosco di betulle fino a raggiungere il sentiero piano che attraversa fra le baite alte dell'Alpe Piazza. Dalla fontana iniziale si torna a ripercorrere la strada di andata.