Col de Malatra, dal parcheggio dopo Lavachey
Accesso
Lasciata l'autostrada all'uscita di Courmayeur, proseguire sino al villaggio di Entrèves ove si imbocca la strada della Val Ferret. Superati gli abitati di Planpincieux, Pont, Praz Sec e Lavachey, si parcheggia dopo altri due tornanti, in prossimità del ponte sul torrente di Malatrà, proprio in fronte al sovrastante Glacier de Frébouge (o di Fréboudze).
Nel caso non si trovasse parcheggio si può lasciare l'auto poco doo Lavachey.
⚠ Nel periodo estivo l'accesso alla Val Ferret è contigentata pertanto si può accedere solo tramite una navetta messa a disposizione del comune.
Per informazioni consultare il sito del comune.
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Introduzione
Il Col de Malatrà è una strettissima apertura che mette in comunicazione la Comba des Merdeux (dal patois "merze", "luogo di larici") con il Vallone di Malatrà. Il toponimo "malatrà" probabilmente deriva dal tardo latino "malastrà", ovvero "passaggio cattivo, disagevole". L'itinerario, con ampi panorami sul Monte Bianco e su Les Grandes Jorasses, sale al rifugio Walter Bonatti, percorre il grazioso vallone di Malatrà in direzione della parete Nord de la Grande Rochère e piega a Nord-Est verso il Col de Malatrà. Dal colle si apre anche la vista verso il Grand Combin.
Descrizione
Dal parcheggio percorrere a ritroso la strada comunale sino ad incontrare la palina segnaletica che segnala l’inizio dell’itinerario.
0h00' Qualche metro a valle del ponte (1695m) parte il segnavia per il Col de Malatrà (in alternativa, un centinaio di metri a monte del ponte, in prossimità di un parcheggio, parte la via per Giué). Si sale lungo una larga pista sterrata che a svolte, in un bosco di larici, conduce decisa (con possibilità di ancor più ripide scorciatoie) fino all'incrocio per la Val Arminaz e l'Alpage Sécheron. Si continua a salire a sinistra, si esce dal bosco e si rimontano verdi pascoli fino al Rifugio Walter Bonatti (2025m, 💧), splendido balcone panoramico su Les Grandes Jorasses e il Monte Bianco.
0h45' A destra del rifugio la traccia conduce ai ruderi dell'alpeggio di Malatrà inferiore e, sempre per prati, all'alpeggio di Malatrà superiore (2213m, 1h10').
1h10'Trascurata la deviazione verso destra, segnavia
, per il Pas entre deux Sauts, ormai in vista dell'alpeggio di Giué superiore, si attraversa il torrente su una passerella di legno e si esce al vasto piano del vallone di Malatrà. Il sentiero continua sulla destra orografica verso la testata della valle, in direzione della parete Nord de la Grande Rochère. Giunti in fondo alla conca si rimonta a sinistra una balza erbosa fino ad affacciarsi ad un ripiano. Piegando nuovamente a sinistra si attraversano gli ultimi pascoli e, in lontananza, appaiono i detriti, gli sfasciumi e la pietraia finali. Un lungo traverso sotto le pendici del Mont Tsichette (o Trichette) e si è al Col de Malatrà (2925m, 3h20'), strettissima apertura fra la cresta rocciosa.
Il ritorno è per il medesimo itinerario: si scende a Malatrà Superiore (2213m, 1h30'), poi al Rifugio Walter Bonatti (2025m, 1h50') e, seguendo le numerose scorciatoie, si cala al ponte di partenza (1695m, 2h20').
Informazioni generali
Via: normale dalla Val Ferret
Segnavia:
e
Tipologia percorso: a/r
Periodo consigliato: giugno, luglio, agosto, settembre
Esposizione al sole: ovest
Pericolo Oggettivo: nessuno
Tratti esposti: nessuno
Attrezzatura utile: normale attrezzatura ed abbigliamento per escursionismo giornaliero
Acqua: Rifugio Bonatti