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Corio

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Ultima visita: 26/05/2025

Accesso

Corio è raggiungibile in auto da Torino in poco più di un’ora, tramite la strada provinciale che attraversa Mathi, Nole e Rocca Canavese. Sebbene non direttamente servito da linee ferroviarie, il paese è collegato al sistema di trasporti regionali con autobus extraurbani. La distanza contenuta dal capoluogo e la vicinanza con le valli di Lanzo lo rendono una meta accessibile e interessante per gite giornaliere, soggiorni brevi o periodi di villeggiatura.

Introduzione

Corio è un comune di montagna situato nel Piemonte nord-occidentale, in provincia di Torino, a circa 32 chilometri dal capoluogo. Sorge a un’altitudine media di 625 metri e si estende come un anfiteatro naturale nella valle del torrente Malone, su un territorio che va dai fondovalle alle prime cime alpine del Canavese. La posizione panoramica, la ricchezza di borgate storiche, la vivacità delle tradizioni popolari e il patrimonio architettonico religioso rendono Corio una località di particolare interesse culturale e turistico, frequentata soprattutto per la villeggiatura estiva da torinesi e appassionati di natura e storia. Le sue radici celtiche e le successive stratificazioni medievali ne fanno un luogo dalla storia antica e profondamente legata all’identità montana del Piemonte.

Descrizione

Il territorio di Corio si presenta variegato e articolato: a sud si trovano zone più dolci e pianeggianti, come la frazione Benne, mentre procedendo verso nord il paesaggio si fa più mosso, salendo fino alle pendici del Monte Angiolino, che con i suoi 2.168 metri rappresenta la massima elevazione comunale. L’intero comprensorio si sviluppa lungo la valle del Malone, antico confine naturale in epoca preromana e medievale, segnando un ambiente prevalentemente boschivo punteggiato da radure, borgate in pietra, sentieri e corsi d’acqua. I panorami alternano viste ampie sulla pianura torinese a scorci più raccolti, tipici delle valli alpine secondarie.
La storia di Corio affonda le radici in epoca celtica, prima della romanizzazione avvenuta dopo la sconfitta dei Salassi. Il toponimo stesso, attestato per la prima volta nel 1019, pare derivare da “Curia” o “Curium”, suggerendo una funzione amministrativa del borgo in età tardo-antica. In età medievale Corio entra nel novero dei territori contesi tra grandi casati: nel 1164 l’imperatore Federico Barbarossa lo conferisce ai Marchesi del Monferrato, che vi edificano il castello. Poco dopo, nel 1335, subentra la dinastia sabauda. Il XIV secolo è segnato dalla violenta rivolta dei Tuchini, movimento popolare contro le imposizioni feudali, alla quale Corio aderisce attivamente prima della sanguinosa repressione. Nei secoli successivi, la comunità viene duramente colpita dalla peste e dalle incursioni francesi, che lasciano tracce anche nella toponomastica locale. La memoria della ribellione antinapoleonica del 1798 resta uno dei tratti identitari più vivi della storia coriese.
La vita economica ha a lungo ruotato intorno all’agricoltura di sussistenza, alla pastorizia e all’artigianato. Oggi il comune vede una presenza turistica concentrata nei mesi estivi, con seconde case, alberghi e ristoranti. Il turismo è perlopiù familiare e legato alla tranquillità del paesaggio, alla possibilità di escursioni e alla riscoperta di tradizioni locali. L’industria ha una presenza circoscritta nella frazione Crotte, dove operano alcune aziende metallurgiche specializzate nella lavorazione dell’acciaio. L’agricoltura, per lo più condotta in ambito familiare, si concentra sulla coltivazione di granoturco, ortaggi e castagne, risorsa tipica della fascia collinare. L’artigianato della lavorazione del legno è ancora attivo, anche se la storica tessitura è scomparsa.
La vita culturale di Corio si esprime attraverso le numerose feste patronali, la Castagnata d’autunno, i mercatini locali e un vivace carnevale con maschere tradizionali come il “Re”, i “Sapator” e i due “Sindic” del Monte e del Piano, che simboleggiano le anime distinte del paese. Il patrimonio religioso è ricco e ben conservato: la Parrocchiale di San Genesio e Sant’Anna, in stile barocco piemontese, custodisce affreschi e pale d’altare di notevole valore. L’Oratorio di Santa Croce, la Cappella dei Battuti con un affresco del 1587, la Chiesa della Madonna Nera e numerosi altri edifici sacri diffusi nelle frazioni costituiscono un itinerario artistico e spirituale diffuso sul territorio.
Il paesaggio invita all’esplorazione, con percorsi per escursionisti, ciclisti e appassionati di parapendio e arrampicata. I sentieri verso il Monte Soglio e verso Case Borello offrono salite panoramiche di diversa difficoltà, e alcuni itinerari raggiungono luoghi remoti punteggiati da cappelle, antiche fontane, boschi di castagno e testimonianze rurali. La palestra di roccia e i percorsi MTB ben segnalati completano l’offerta per chi cerca attività all’aria aperta. Le aree verdi e le alture di Corio sono frequentate anche per la semplice bellezza del paesaggio e per il silenzio che ancora si può trovare, lontano dalle direttrici del turismo di massa.


Informazioni

Superficie: 41,39 km²
Altitudine: 625m
Maggior elevazione: 2.168m - Cima dell’Angiolino
Numero abitanti: 3.029 al 31.12.24
Nome in dialetto: Còrie
Nome abitanti: coriesi
Santo patrono: Sant’Anna, festeggiata il 26 luglio e San Genesio, festeggiato il 25 agosto
Comuni confinanti: Balangero, Coassolo Torinese, Forno Canavese, Grosso, Locana, Mathi, Nole, Rocca Canavese, Sparone
Sito internet: www.comune.corio.to.it