Castello di Saint-Germain
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Introduzione
Il Castello di Saint-Germain, noto anche come Tour Saint-Germain, è un'affascinante rovina medievale situata nella frazione omonima del comune di Montjovet, in Valle d'Aosta. Arroccato a 656 metri sul livello del mare, domina la gola scavata dalla Dora Baltea, offrendo una vista panoramica sulla vallata centrale. La sua posizione strategica su uno sperone roccioso, storicamente denominato Mons Jovis, permetteva un controllo efficace del borgo sottostante e delle vie di comunicazione tra Verrès e Saint-Vincent. Oggi, il castello è raggiungibile solo dal lato nord del promontorio attraverso un sentiero, ma l'accesso è limitato a causa del rischio di crolli.
Descrizione
Il castello rappresenta una delle più imponenti fortificazioni della regione, caratterizzato da una struttura tipica dei castelli primitivi valdostani. Al centro si erge una torre quadrata alta 19 metri, circondata da una possente cinta muraria che si estende per circa 200 metri. Le mura presentano archi in pietra e ampie finestre medievali, mentre interventi successivi, risalenti al XVI secolo, hanno aggiunto modanature e decorazioni in stile rinascimentale. Tra gli elementi distintivi si notano un bastione rinascimentale sul lato nord e strutture difensive adattate all'uso delle armi da fuoco, volute da Amedeo VIII e dai suoi successori. Gli ambienti interni comprendevano spazi residenziali, alloggi per la guarnigione e depositi per armamenti.
Le origini del castello risalgono all'XI-XII secolo, quando la nobile famiglia De Mongioveto lo fece edificare per controllare la sottostante via di transito e imporre pedaggi ai viaggiatori. Nel 1270, il conte di Savoia se ne impossessò, accusando Feidino di Montjovet di vessare i viandanti. Successivamente, nel 1295, il feudo passò a Ebalo I di Challant, luogotenente di Amedeo V, segnando l'ascesa della famiglia Challant nella regione. Nel 1438, Francesco di Challant vendette il castello ai Savoia, che lo trasformarono in una fortezza militare, mantenendovi una guarnigione fino al 1661. In quell'anno, Carlo Emanuele II ordinò lo smantellamento parziale della struttura per impedirne l'uso da parte di forze nemiche, trasferendo la guarnigione al Forte di Bard. Da allora, il castello cadde in rovina.
Oltre alla sua funzione difensiva, il castello è legato a eventi storici significativi. Nel 1377, Ibleto di Challant vi imprigionò per circa un anno il vescovo di Vercelli, Giovanni Fieschi, per costringerlo a cedere la signoria di Biella al conte di Savoia. Questi episodi testimoniano l'importanza strategica e politica del castello nel Medioevo.
Attualmente, il castello non è accessibile al pubblico a causa del rischio di crolli, e un cancello ne impedisce l'ingresso. Nonostante ciò, la sua imponente torre continua a caratterizzare il paesaggio, visibile da molti punti della regione e rimanendo un punto di riferimento storico per residenti e visitatori. Il castello è di proprietà della Regione Valle d'Aosta, che ne riconosce il valore storico e culturale.