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Caselle Torinese

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Ultima visita: 26/05/2025

Accesso

Caselle Torinese è ben collegata con il resto del Piemonte. L’aeroporto “Città di Torino” collega il territorio a numerose destinazioni italiane ed europee. La stazione ferroviaria locale, sulla linea Torino-Ceres, garantisce una connessione diretta con il capoluogo, mentre l’autostrada Torino-Aosta A5 e la rete stradale provinciale completano l’accessibilità viaria. Una rete di trasporti pubblici urbani e suburbani facilita i collegamenti con i comuni limitrofi e con Torino, rendendo Caselle un nodo dinamico tra città, campagna e montagna.

Introduzione

Caselle Torinese è un comune situato nella pianura settentrionale del Piemonte, a circa 14 chilometri da Torino, in un’area pianeggiante attraversata da corsi d’acqua come la Stura di Lanzo. Il suo territorio, pur inserito in un contesto di grande sviluppo infrastrutturale, mantiene ampie zone verdi e agricole che testimoniano un passato rurale tuttora leggibile. Le sue origini affondano nel periodo romano, epoca a cui si fanno risalire i primi insediamenti documentati, e il toponimo stesso potrebbe derivare dalle "caselle", piccole abitazioni di campagna. Oggi Caselle è nota soprattutto per ospitare l’aeroporto internazionale “Città di Torino”, elemento che ha fortemente caratterizzato la sua evoluzione economica e urbanistica. La sua rilevanza culturale e storica si riflette nelle architetture religiose, nei palazzi civici e in una memoria collettiva ancora viva, conservata tra archivi, feste tradizionali e scorci del centro storico.

Descrizione

Il territorio di Caselle Torinese si estende per quasi 29 km² nella parte nord-occidentale della pianura torinese, con un’altitudine media di 277 metri. L’ambiente naturale è dominato da aree agricole, siepi e boschetti residui che accompagnano i corsi d’acqua, tra cui la Stura e il torrente Ceronda. La vicinanza alle Alpi, visibili all’orizzonte nelle giornate terse, conferisce profondità al paesaggio. Nonostante lo sviluppo urbanistico, specialmente nella zona nord occupata dal sedime aeroportuale, persistono elementi di ruralità, con cascine storiche e una campagna ancora attiva nella produzione agricola.

La storia di Caselle è ricca di stratificazioni. I primi ritrovamenti archeologici di epoca romana, tra cui una tomba laterizia del I secolo d.C., sono emersi nell’area ora occupata dall’aeroporto. Nel medioevo, il borgo acquisì rilievo strategico lungo le vie commerciali verso le Valli di Lanzo, passando di mano tra i Longobardi, i Franchi e le dinastie locali. La sua posizione lo rese conteso tra le casate dei Savoia e dei Monferrato. Il castello, le cui origini risalgono al X secolo, fu al centro di queste vicende: residenza di marchesi e nobili, venne più volte ristrutturato, fino a divenire feudo della famiglia Roncas e, in epoca moderna, affittato da Carlo Alberto al conte Bianco di Barbania. Piazza Boschiassi, dove sorge il castello, rimane il cuore simbolico del borgo.

L’economia di Caselle ha vissuto un’evoluzione notevole: dall’agricoltura e dall’artigianato medievali, alla fiorente industria cartaria che sfruttava la purezza delle acque della Stura. Le cartiere locali, già attive dal XII secolo, si distinsero nella produzione di carta filigranata e carta da bollo, raggiungendo una fama che travalicava i confini regionali. Nel XV secolo, con l’arrivo della stampa, Caselle divenne anche un importante centro tipografico. Oggi l’economia si regge sul polo aeroportuale, attivo dal 1953, e sulla presenza dell’Aeritalia, unica grande industria del territorio. L’agricoltura resiste, seppur modernizzata, accanto a piccole attività manifatturiere.

La ricchezza artistica e culturale del comune si riflette nei suoi edifici religiosi. La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, documentata dal 1252, ha subito varie trasformazioni, con una facciata rinascimentale e un campanile modificato per esigenze aeroportuali. L’interno ospita pregevoli opere d’arte, tra cui una grande tela di Morgari. La Chiesa di San Giovanni Evangelista, risalente al XII secolo, e la Chiesa dei battuti, costruita nel Settecento dalla confraternita di Santa Croce, raccontano l’evoluzione spirituale e architettonica del borgo. Il municipio stesso è ospitato in un ex convento seicentesco dei Servi di Maria e conserva una tavola attribuita alla scuola di Spanzotti.

Le tradizioni popolari sono mantenute vive attraverso le feste patronali, come quella di San Vittore, e le sagre gastronomiche, che celebrano piatti locali tra cui la bagna cauda. L’artigianato è oggi poco sviluppato, ma resistono botteghe di falegnameria e restauro. Caselle si rivela anche punto di partenza interessante per itinerari naturalistici e culturali. Gli argini della Stura e del Ceronda offrono percorsi semplici, immersi nel verde, mentre a breve distanza si trovano le Valli di Lanzo, con i loro sentieri alpini. Il centro storico conserva scorci di valore, come via Torino e le cappelle affrescate come quella della Madonnina, in cui sono visibili opere settecentesche di scuola ancora incerta, ma probabilmente riconducibile ai maestri piemontesi del Quattrocento e Cinquecento.

Il territorio di Caselle si estende nella pianura torinese, con un paesaggio caratterizzato da campi coltivati e piccoli corsi d’acqua, tra cui il già citato Ceronda. L’altitudine modesta (circa 300 metri) e la vicinanza alle Alpi regalano panorami suggestivi, specialmente nelle giornate limpide, quando le montagne fanno da sfondo ai vasti spazi agricoli. Nonostante la presenza di infrastrutture moderne, come l’aeroporto, la campagna circostante mantiene un aspetto rurale, con cascine storiche e filari di pioppi che disegnano il paesaggio.
Le origini di Caselle risalgono probabilmente all’epoca romana, come suggeriscono alcuni ritrovamenti archeologici, ma è nel Medioevo che il borgo acquisì importanza come punto di transito lungo le rotte commerciali. Nel Settecento, con l’ascesa di Torino come capitale sabauda, Caselle divenne un centro agricolo di rilievo, con una fiorente produzione di grano e foraggi. Tra i personaggi storici legati alla città spicca il pittore Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, che qui lasciò alcune opere.
L’economia odierna è fortemente legata alla presenza dell’aeroporto, che rappresenta un importante polo occupazionale, ma anche all’agricoltura e alla piccola industria. Le aziende locali sono attive nei settori metalmeccanico e alimentare, con produzioni tipiche come i formaggi piemontesi e i vini DOC della vicina collina torinese. Il turismo, seppur non predominante, beneficia della posizione strategica per chi vuole visitare Torino o raggiungere le vicine Valli di Lanzo.
La cultura e le tradizioni locali si esprimono attraverso feste come la Sagra della Bagna Cauda, che celebra uno dei piatti simbolo del Piemonte, e la Festa Patronale di San Giovanni Battista, con processioni e bancarelle. L’artigianato, pur non essendo particolarmente sviluppato, vanta ancora qualche laboratorio di falegnameria e restauro.
Per gli amanti della natura, Caselle offre piacevoli passeggiate lungo gli argini del Ceronda o nei parchi cittadini, mentre chi cerca escursioni più impegnative può raggiungere in breve tempo le Valli di Lanzo, con i loro sentieri montani. Una curiosità: il nome “Caselle” deriverebbe dal latino casella, ovvero piccole case, a testimonianza delle umili origini rurali del borgo.

Informazioni

Superficie: 28,69km²
Altitudine: 277m
Maggior elevazione: non rilevante (comune in pianura)
Numero abitanti: 13.739 al 31.12.2024
Nome in dialetto: Casèle
Nome abitanti: casellesi
Santo patrono: San Vittore
Comuni confinanti: Borgaro Torinese, Leini, Robassomero, San Maurizio Canavese,  Settimo Torinese, Venaria Reale, 
Sito internet: www.comune.caselle-torinese.to.it