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Cappella di Les Crêtes

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Ultima visita: 25/04/2025

Introduzione

Arroccata su un piccolo promontorio erboso che domina la piana centrale della Valle d'Aosta, la cappella di Les Crêtes a Fénis è un luogo di silenziosa suggestione, dedicato a San Leonardo. Circondata da campi e vigneti, questa piccola chiesa rurale custodisce frammenti di storia e di devozione popolare, raccontando di un legame antico tra la comunità e il suo territorio.


Descrizione

Costruita probabilmente tra il XV e il XVI secolo, la cappella presenta una struttura semplice e raccolta, tipica delle architetture religiose minori alpine. Le pareti, un tempo interamente affrescate, conservano tracce di decorazioni votive che suggeriscono una ricca tradizione iconografica, purtroppo in parte perduta con il trascorrere dei secoli. Il tetto in lose, con la sua sobria copertura in pietra locale, si armonizza perfettamente con il paesaggio circostante, mentre il piccolo campanile a vela richiama l’essenzialità e l'autenticità della fede montana.
Nonostante le ridotte dimensioni, la cappella di Les Crêtes occupava un ruolo importante nella vita contadina: San Leonardo, patrono dei prigionieri e protettore degli animali domestici, era venerato per la protezione delle stalle e dei raccolti. Ancora oggi, il sito conserva un'atmosfera sospesa, quasi intatta, che invita alla sosta e alla riflessione, lontano dai tracciati più battuti.
La figura di San Leonardo di Noblac, a cui la cappella è dedicata, affonda le sue radici nell'Alto Medioevo. Nato in Gallia intorno al V secolo, Leonardo rinunciò agli onori della corte franca per condurre una vita eremitica. Famoso per aver ottenuto la liberazione di molti prigionieri in virtù della sua intercessione spirituale, fu presto associato anche alla protezione delle nascite e delle attività agricole, diventando uno dei santi più venerati nelle comunità rurali d’Europa.
Una visita alla cappella di Les Crêtes, magari percorrendo i sentieri che si arrampicano dolcemente tra vigne e prati, permette di ritrovare il senso più intimo di un paesaggio in cui storia, fede e natura continuano a intrecciarsi in modo discreto e autentico.