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Atlante Orografico Delle Alpi. SOIUSA

ludefra

A cura di:

Data: 23/11/2024
Fino a poco tempo fa, alle Scuole Elementari, per imparare il nome dei diversi gruppi montuosi principali che costituiscono le Alpi si usava insegnare un ritornello che recitava così: “MA Con GRAn PENa LE RECA GIU!”, dove la prima sillaba di ogni parola rappresentava l'inizio del nome di un settore alpino (MArittime, COzie, GRAie, PENnine, LEpontine, REtiche, CArniche e GIUlie).

Inoltre era consuetudine associare l'inizio dell'arco alpino al Colle di Cadibona, ad ovest, nei pressi di Savona e la sua fine al golfo di Quarnaro, ad est, di fronte alla città di Fiume. Questa suddivisione delle Alpi è stata introdotta in Italia nel lontano 1926 e si è rivelata ormai vecchia ed obsoleta in quanto non tiene in considerazione gli altri sistemi di partizione nazionali in uso nei paesi dell'arco alpino. Per risolvere il problema di armonizzare e modernizzare il concetto di Alpi, anche con l'attuale situazione geografico-politica, è stata presentata nel 2005 la SOIUSA, acronimo di Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino, un nuovo sistema di classificazione geografica e toponomastica delle Alpi, elaborato da Sergio Marazzi. L'ufficializzazione della nuova suddivisione dell'arco alpino è stata sancita dalla pubblicazione del volume “ Atlante Orografico delle Alpi – SOIUSA”, per le prestigiose edizioni dell'editore torinese Priuli & Verlucca. Il corposo atlante di 416 pagine, con 148 tavole cartografiche e illustrative a corredo, oltre ai 20 fotomosaici delle Alpi riprese dal satellite Landsat, offre un utile riscontro della SOIUSA con la realtà del rilievo alpino visto dallo spazio. Nel volume è riportato un dettagliato indice alfabetico dei nomi dei raggruppamenti orografici, ciascuno con il proprio codice identificativo alfanumerico che permette la sua rapida localizzazione sia nel testo della SOIUSA (nella propria sezione alpina di appartenenza con l'ausilio delle intestazioni di pagina) sia nella relativa tavola cartografica. Ma quali sono le differenze sostanziale appartate dalla SOIUSA alle nostre Alpi? Il nuovo sistema introduce principalmente una bipartizione del sistema alpino, occidentale e orientale, contro la precedente tripartizione (occidentale, centrale, orientale) che aveva valore solo in Italia in quanto unico stato con confini nazionali sussistenti sull'intera cresta alpina. La nuova bipartizione della Alpi assume una classificazione gerarchica di tipo piramidale, per la quale si hanno, a partire dai due grandi gruppi delle Alpi Occidentali e delle Alpi Orientali separati dalla linea Reno - Passo dello Spluga - Lago di Como e di Lecco: 5 grandi settori, 36 sezioni, 132 sottosezioni, 333 supergruppi, 870 gruppi, 1625 sottogruppi, con l'aggiunta di eventuali settori intermedi ai suddetti raggruppamenti, il tutto identificato da codici alfanumerici. Il grande pregio della SOIUSA è quello di costituire l'unificazione tra il sistema alpino italiano con quello francese, svizzero, sloveno e austro-tedesco, rispettando ed introducendo ufficialmente i nomi e la toponomastica locale. L'opera ha un grande valore scientifico, ma è stata concepita in modo da essere uno strumento divulgativo e di facile utilizzazione, destinato non solo agli alpinisti e agli escursionisti, ma a tutti gli appassionati di montagna e a coloro che sono incuriositi dal conoscere il complesso mondo delle Alpi e delle sue montagne.



sottotitolo: 

Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino 

Autore: 

Sergio Marazzi

Collana: 

Quaderni di Cultura Alpina

n°: 

82

Anno di pubblicazione: 

2005

Lingua: 

Italiano

N° Pagine: 

416

Carta: 

Patinata

Rilegatura: 

Brossura

Prezzo: 

39.00€