Bardonecchia
Accesso
Sul piano dell’accessibilità, Bardonecchia è raggiungibile in modo agevole sia in treno — con la stazione ferroviaria sulla linea Torino-Modane, servizio Frecciarossa incluso — sia in auto tramite l’autostrada e il traforo del Frejus; durante l’estate la strada del Colle della Scala la collega anche alla valle della Durance e a Briançon. Il paese dispone di parcheggi limitati nella zona centrale e una rete viaria locale sviluppata tra il centro urbano e le frazioni.
Introduzione
Bardonecchia è un comune montano della Città Metropolitana di Torino, situato all’estremità occidentale della regione Piemonte, nell’alta Val di Susa, a pochi chilometri dal confine francese. Il territorio, caratterizzato da una conca alpina vasta e circondata da vette che superano i tremila metri, si distingue per una lunga tradizione legata all’escursionismo, agli sport invernali e a un contesto naturale di particolare ricchezza.
Descrizione
Il borgo si trova a una quota di circa 1311 metri sul livello del mare, nel punto d’incontro fra le valli di Rochemolles, Frejus, Rho e Valle Stretta, che alimentano la Dora di Bardonecchia. Attualmente conta circa 2.900 abitanti e celebra il patrono Sant’Ippolito.
Bardonecchia sorge sulla via di comunicazione storica fra la pianura piemontese e la Francia, valorizzata dall’apertura del traforo ferroviario del Frejus nel 1871 e, successivamente, dalla realizzazione del traforo stradale e dell’autostrada A32. La posizione strategica di confine ne ha determinato la vocazione turistica e il ruolo di punto di transito e incontro di culture alpine diverse.
La conca di Bardonecchia è circondata dalle Alpi Cozie settentrionali: spiccano la Pierre Menue (terminale roccioso più alto delle Alpi Cozie, 3.560 m), il Monte Thabor, la Punta Nera e l’iconica “Dolomiti di Valle Stretta”, che richiamano escursionisti e alpinisti sia in estate che in inverno. La presenza degli impianti sciistici di Colomion, Les Arnauds−Melezet e Jafferau, con quasi 100 km di piste tra i 1.312 e i 2.800 metri di altitudine, conferma il ruolo centrale rivestito dalla località nel panorama sportivo delle Alpi occidentali.
Il nucleo di Bardonecchia, un tempo insediamento di confine con forte vocazione agricola e pastorale, ha vissuto una significativa trasformazione a partire dal XIX secolo grazie alla ferrovia e alla progressiva crescita del turismo. L’urbanistica si articola attorno a Borgo Vecchio, la storica area vicino alla chiesa parrocchiale di Sant’Ippolito, e Borgo Nuovo, sviluppato per ospitare lavoratori e servizi legati alla realizzazione del traforo. Nei decenni successivi, l’aristocrazia e l’alta borghesia piemontesi hanno contribuito alla crescita del borgo, incrementando la costruzione di ville con giardino e grandi alberghi.
Dal punto di vista culturale e storico Bardonecchia conserva numerose testimonianze architettoniche, come il campanile trecentesco della chiesa parrocchiale, la Tour d’Amoun e il Forte Bramafam, edificato a fine Ottocento per difendere l’imbocco del traforo. Le frazioni di Les Arnauds, Melezet, Millaures e Rochemolles arricchiscono il paesaggio storico e ambientale con chiese, cappelle affrescate, fontane in pietra e musei alpini, come quello d’arte religiosa di Melezet.
La tradizione escursionistica e sportiva di Bardonecchia si afferma già dall’inizio del Novecento: nel 1908 nasce lo Sci Club Bardonecchia, uno dei più antichi d’Italia, e la località ospita negli anni competizioni di sci, snowboard e gare di ciclismo, fra cui quattro tappe del Giro d’Italia con arrivo sullo Jafferau, salita oggi celebre fra gli appassionati.
Il comune offre una rete di sentieri panoramici che collegano le diverse vallate e permettono escursioni di varia difficoltà; il Lago di Rochemolles e il Colle della Scala rappresentano punti di richiamo naturalistico e occasioni di osservazione della fauna alpina. L’estate invita a scoprire il territorio tramite trekking e mountain bike, mentre l’inverno propone lo sci alpino, lo snowboard e un vivace calendario di eventi sportivi e culturali legati alla montagna.
L’economia locale dipende oggi dalla ricettività turistica, con un equilibrio tra alberghi, rifugi montani, seconde case e strutture extralberghiere. Le sagre tradizionali, le feste patronali e l’enogastronomia di montagna rendono Bardonecchia una meta interessante sia per chi ricerca la natura sia per chi è attratto dalla cultura alpina. Non mancano manifestazioni storiche e sportive, come la festa patronale di Sant’Ippolito e la celebrazione degli sport invernali, che nel 2006 hanno visto Bardonecchia protagonista dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino.
Informazioni
Superficie: 132,20 kmq
Altitudine: 1312m
Maggior elevazione:
Numero abitanti: 3230
Nome in dialetto:
Nome abitanti:
Santo Patrono:
Sito internet:
Webcam:
Comuni confinanti: Avrieux, Bramans, Exilles, Modane, Névache, Oulx
Villaggi e frazioni:
Alpeggi: